Forte (Pd): «Scegliamo il candidato sindaco senza pregiudiziali o pregiudizi»

Forte (Pd): «Scegliamo il candidato sindaco senza pregiudiziali o pregiudizi»
di Rita Cammarone
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Sabato 13 Giugno 2020, 09:21 - Ultimo aggiornamento: 15 Giugno, 13:32

«Le dimissioni di Roberto Lessio arrivano con colpevole ritardo. L'assessorato all'Ambiente del Comune di Latina è stato uno dei punti più evidenti della debolezza di questa amministrazione». Il commento è di Enrico Forte, esponente del Partito democratico, consigliere regionale e comunale. Un dem di spicco, candidato nel 2016 alla carica di sindaco di Latina per una compagine arrivata terza per un soffio di voti di distanza da Lbc. Una piccolissima forbice che portò il sindaco Damiano Coletta a stravincere al ballottaggio contro Nicola Calandrini, oggi senatore di Fratelli d'Italia. Lessio, quindi, nota dolente per l'amministrazione Coletta? «Un fallimento. Basti pensare al tema dei rifiuti, al pericolo della riapertura discarica di Borgo Montello, a come è stato gestito il tema dell'erosione della costa», afferma Forte, aggiungendo che, difronte al «precipitare di una situazione già emergenziale, leggasi la mareggiata della scorsa settimana, Lessio abbia rassegnato le dimissioni e che nessuno lo abbia fermato».
In giunta un avvicendamento in corsa, Dario Bellini nominato assessore all'Ambiente e Mobilità. Un anno di tempo bastano per rimettere a posto le cose? «Se Bellini riuscisse ad utilizzare le risorse per il ripascimento e ad invertire la rotta di Abc sarebbe già un passo avanti». Il Pd, nonostante le strizzatine d'occhio reciproche, a fasi alterne, con Lbc resta sempre critico nei confronti di questa amministrazione. Qual è il percorso in vista delle elezioni amministrative del prossimo anno? «Il Pd deve costruire un campo largo, aperto alle forze progressiste e civiche della città senza pregiudizi e senza pregiudiziali risponde il consigliere Forte -. Il collante è quello di evitare che personaggi che hanno rovinato Latina tornino in auge alle prossime elezioni ma l'obiettivo è quello di portare avanti un programma attuale, alla luce anche dell'emergenza Covid e degli ulteriori riflessi negativi sull'economia a partire da settembre. Ci attende una crisi più profonda di quella attuale».
Senza pregiudizi e senza pregiudiziali: si riferisce al candidato sindaco? «Esatto. Il confronto deve essere aperto. Se dobbiamo sederci attorno a un tavolo e aprire il confronto per la costituzione di una coalizione, non si può arrivare all'appuntamento con un nome; né e lo voglio sottolineare non si può neanche arrivare dicendo no a Coletta'. Ecco perché dico senza pregiudizi né pregiudiziali. Ci deve essere un confronto su tutto, dai temi alle candidature».
Concludendo, cosa non ha funzionato nell'attuale amministrazione guidata dal sindaco Coletta con la quale si cerca un futuro per un'alternativa al centrodestra? Questa amministrazione è soffocata da un eccesso di burocrazia. Non è una questione di trasparenza né di legalità. Ha mostrato di essere prigioniera della burocrazia facendo diventare complicato anche ciò che non lo era. Un piccolo esempio, lo sfalcio dell'erba, oppure la rigenerazione urbana che era molto semplice da fare ma ché è diventata una montagna insormontabile.
Rita Cammarone
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