Edilizia a Latina, arriva il regolamento anti-abusi

Edilizia a Latina, arriva il regolamento anti-abusi
di Andrea Apruzzese
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Mercoledì 25 Novembre 2020, 06:35

I volumi tecnici degli edifici «non sono spazi abitabili», al pari di soffitte, spazi sottotetti, cantine, e altre superfici di passaggio nell’edificio. Ora è tutto nero su bianco, dopo le vicende che a Latina hanno portato negli anni a sopralluoghi della Polizia locale, sequestri, ricorsi, procedimenti penali, di fronte a sottotetti tramutati in attici.

Non che prima i volumi tecnici fossero spazi abitabili; ma il Comune di Latina ribadisce bene il concetto nel nuovo regolamento edilizio, frutto di anni di lavori del settore Governo del territorio, e la cui bozza è approdata ieri in commissione per il primo esame: «È la prima seduta di presentazione - ha spiegato il presidente, Celina Mattei - ora chiameremo al confronto i presidenti degli ordini, così come attendiamo contributi da tutti i commissari».

Sono 132 articoli in 88 pagine: per stilarli, è stato usato il canovaccio redatto dalla Regione Lazio, e confrontato con quelli di altri Comuni, e poi adattato alle specifiche criticità del capoluogo. Era necessario, non solo perché quello vigente risale al 1932, ma per mettere ordine, ha spiegato l’assessore al Governo del territorio, Francesco Castaldo: «È un regolamento che attiene in particolare al decoro e all’arredo urbano, in quanto le norme per l’edificazione vera e propria sono quelle dei Piani vigenti. Ma ci sono articoli sulle problematiche maggiori che abbiamo avuto nei permessi a costruire ad esempio i volumi tecnici, i portici, le verande, su cui c’è a volte un’interpretazione imprecisa oppure le norme tecniche non indicano in maniera dettagliata.

Il regolamento se ne occuperà in maniera più precisa».

Il regolamento sarà quindi per il futuro un elemento di chiarezza, senza però risparmiarsi di entrare in dettagli costruttivi non da poco, ad esempio per la dotazione minima di spazi per ogni unità abitativa di futura costruzione: se non monolocale, questa dovrà avere soggiorno di non meno di 14 mq e una camera da letto della stessa superficie se doppia o 9 metri quadri se singola, la cucina (di almeno 9 mq se abitabile) e almeno un bagno. Ma il regolamento interviene anche per ricordare che le barriere architettoniche sono fuori legge, o per introdurre una commissione per il paesaggio e una commissione agraria; altre parti si occupano di estetica degli edifici (non sono ad esempio ammissibili cavi o reti di impianti all’esterno, tutto deve essere interno); e poi le tende da sole e pergotende (al di sotto delle quali in passato spesso apparivano chiusure in muratura) e piscine, stenditoi, rifiniture, passi carrabili, recinzioni, cancelli, tutela del decoro, dell’ambiente, utilizzo di energie rinnovabili. L’opposizione ha già annunciato di voler presentare proposte di ulteriori modifiche «per entrare ancora più nel dettaglio di ciò che i costruttori possono o meno realizzare», ha spiegato Nicoletta Zuliani (Pd).
 

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