Come fare? La prima ipotesi fu quella di dare in concessione le spiagge libere agli stessi operatori degli stabilimenti, ma questo sarebbe andato in contrasto proprio con il concetto di spiaggia libera; idem per il discorso del noleggio di attrezzature da parte degli operatori. Unica soluzione rimasta: gli steward, che verificheranno il distanziamento, invitando i bagnanti a mantenerlo. Un'altra funzione loro affidata potrebbe essere anche il controllo della temperatura corporea degli utenti della spiaggia, verifica che potrebbe essere svolta agli accessi, ovvero sulle passerelle che, proprio in questi giorni, sono soggette agli annuali lavori di manutenzione. Il bando di reclutamento sarà pronto per domani e nel corso della settimana sarà chiuso. Gli steward potrebbero quindi essere operativi già tra pochi giorni.
Un ulteriore passo potrebbe essere poi quello della prenotazione dell'accesso alla spiaggia, tramite app dedicate, teso proprio a monitorare il numero di utenti su ogni specifico tratto. Già venerdì scorso, complice la prima giornata di bel tempo, a Capoportiere, sul tratto B di lungomare, ovvero dove la spiaggia è libera, l'arenile è stato preso d'assalto da ragazzi e famiglie con bambini. Al momento, ancora veniva rispettata una certa distanza, ma non siamo nel pieno della stagione. Le linee guida dell'Istituto superiore di sanità per la fruizione delle spiagge sono peraltro rigide, per il contrasto alla diffusione del contagio da nuovo coronavirus e la sicurezza di tutti: per gli stabilimenti, si da dai distanziamenti alle sanificazioni continue, dalle prenotazioni alle registrazioni dei clienti.
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