Così spacciavano droga a Sabaudia, arrestati i fratelli Corni

Così spacciavano droga a Sabaudia, arrestati i fratelli Corni
di Laura Pesino
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Mercoledì 12 Ottobre 2022, 11:29

Un fiorente giro di spaccio tra i comuni di Sabaudia e San Felice Circeo che tra il 2020 e il 2021 ha contribuito a rifornire di cocaina una vasta platea di assuntori. Sono decine gli episodi di cessione accertati dagli investigatori della polizia nel corso delle indagini e ricostruiti nelle pagine di un'ordinanza di custodia cautelare che ieri ha portato all'arresto dei due fratelli Leonardo e Francesco Corni, 39 e 31 anni.

Le indagini condotte dagli investigatori della squadra mobile di Latina - diretta da Mattia Falso - si sono sviluppate tra il 2020 e il 2021, rese particolarmente complesse dalla particolare accortezza utilizzata dagli indagati nell'organizzare a gestire la vendita al dettaglio e nell'occultare lo stupefacente.
Tredici gli indagati totali dell'inchiesta, quattro dei quali già arrestati e altri due denunciati nel corso dell'attività investigativa che aveva portato a intercettare e sequestrare un carico di mezzo chilo di cocaina. Nello stesso giro risulta coinvolto anche un agente, Marco Veglianti, residente a San Felice, agente scelto della polizia di Stato in servizio presso l'ispettorato del Viminale, ora sospeso dal servizio per 12 mesi dalla stessa ordinanza firmata dal gip del tribunale di Latina.

Il poliziotto è accusato non solo di aver partecipato materialmente, in concorso con uno dei due fratelli, alle singole cessioni di stupefacente, ma anche di aver abusato dei suoi poteri per tentare di eludere le investigazioni della squadra mobile. Insieme all'esecuzione delle misure cautelari nella giornata di ieri gli agenti nella giornata hanno effettuato anche nuove perquisizioni domiciliari nelle abitazioni di due degli altri indagati, un 40enne italiano e un 37enne di nazionalità tunisina.

Nell'indagine restano però centrali i due fratelli Corni che, per il giudice per le indagini preliminari Giuseppe Molfese, presentano una spiccata indole delinquenziale.
Inoltre nonostante il tempo trascorso dai fatti contestati «vi sono fondate ragioni per ritenerli ancora dediti ad attività criminali nel contesto di spaccio, dove sono integralmente inseriti» chiosa il gip.

Fra i due fratelli è il più giovane, Francesco, a rivestire - secondo gli inquirenti - un ruolo di primo piano nella gestione dell'attività, partecipando anche in modo diretto a numerosi episodi di vendita e sfiorando in qualche occasione l'arresto in flagranza.

A gennaio del 2021 il 31enne, alla guida della sua Bmw, viene intercettato da una pattuglia dei carabinieri e inizia un inseguimento in località Sant'Isidoro, ma l'uomo riesce a seminare i militari e a rifugiarsi in centro a Sabaudia all'interno di un negozio di abbigliamento per poi farsi venire a prendere da un'altra vettura.
In un'altra occasione gli investigatori captano una conversazione con altri due degli indagati: «L'altro giorno un altro po' si inc Gli ha detto bene pure stavolta, è assurdo. Otto persone, due tre macchine erano. Tutti in borghese, lo hanno visto e lo hanno fermato. Dalle sei e mezza se lo sono tenuti fino alle otto e mezza in caserma. Aveva diecimila (euro) addosso».

Sempre nel 2021 ma a febbraio la polizia intercetta una donna di Latina che ha appena comprato alcuni grammi di droga da Leonardo Corni. Ma sono decine gli episodi ricostruiti nelle pagine dell'ordinanza del gip, che descrivono appunto «un quadro di reiterate, sistematiche e abituali cessioni di sostanza drogante nel quale i fratelli Corni hanno svolto e continuano probabilmente a svolgere un ruolo centrale».
Insomma per il magistrato si evidenzia una serialità delle condotte che dimostra l'esistenza di un'attività di spaccio collaudata negli anni, tanto da creare un bacino di utenza significativo, visto il numero considerevole di acquirenti e collaboratori. Questi ultimi in particolare risultano inseriti a volte solo occasionalmente nel giro e per alcuni il gip non riscontra la necessità della misura cautelare.

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