Coronavirus, mancano dispositivi di protezione. Ugl sanità: «Sicurezza al primo posto»

Coronavirus, mancano dispositivi di protezione. Ugl sanità: «Sicurezza al primo posto»
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Mercoledì 18 Marzo 2020, 07:00
«La Ugl Sanità chiede che vengano realmente varati provvedimenti urgenti e mirati a tutela di tutti gli operatori  che dal primo giorno sono impegnati a fronteggiare, su tutto il territorio nazionale, l’emergenza della diffusione del virus Covid-19. Sono queste donne e uomini a non avere un attimo di respiro nell’assistenza ai contagiati».

Anche in provincia di Latina si lamenta la carenza di dispositivi di protezione, sin dal primo giorno, e quelli arrivati dalla protezione civile non sono sufficienti o comunque vengono razionati.  «Non c’è nessun dato – dice Gianluca Giuliano, segretario nazionale della Ugl Sanità - che ci consegni, a oggi, un po' di ottimismo. Da più parti operatori della sanità, che non hanno lesinato dedizione e impegno, mettendo la propria vita avanti a qualunque interesse, lamentano l’inadeguatezza di mezzi di protezione consoni a una emergenza come questa. Scarseggiano o mancano camici, guanti e mascherine. Queste ultime spesso sono distribuite agli operatori nonostante non idonee alla loro attività, mentre quelle a norma, che potrebbero essere utilizzate, sono ferme dopo l’inopinato blocco alle frontiere. Perché si continuano mandare allo sbaraglio i lavoratori non capendo che la loro protezione è il primo strumento per assicurare a tanti cittadini contagiati adeguata assistenza?  Siamo pronti a intraprendere qualunque iniziativa di tutela che serva a mettere in sicurezza, nel più breve tempo possibile, tutti gli eroici operatori della sanità impegnati in prima linea».
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