Anche in provincia di Latina si lamenta la carenza di dispositivi di protezione, sin dal primo giorno, e quelli arrivati dalla protezione civile non sono sufficienti o comunque vengono razionati. «Non c’è nessun dato – dice Gianluca Giuliano, segretario nazionale della Ugl Sanità - che ci consegni, a oggi, un po' di ottimismo. Da più parti operatori della sanità, che non hanno lesinato dedizione e impegno, mettendo la propria vita avanti a qualunque interesse, lamentano l’inadeguatezza di mezzi di protezione consoni a una emergenza come questa. Scarseggiano o mancano camici, guanti e mascherine. Queste ultime spesso sono distribuite agli operatori nonostante non idonee alla loro attività, mentre quelle a norma, che potrebbero essere utilizzate, sono ferme dopo l’inopinato blocco alle frontiere. Perché si continuano mandare allo sbaraglio i lavoratori non capendo che la loro protezione è il primo strumento per assicurare a tanti cittadini contagiati adeguata assistenza? Siamo pronti a intraprendere qualunque iniziativa di tutela che serva a mettere in sicurezza, nel più breve tempo possibile, tutti gli eroici operatori della sanità impegnati in prima linea».
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