Cgil e studenti a sostegno del Lazio Pride sabato a Latina

Cgil e studenti a sostegno del Lazio Pride sabato a Latina
di Stefano Cortelletti
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Giovedì 6 Luglio 2023, 11:53

Anche la Cgil in prima linea per supportare il Lazio Pride, in programma l'8 luglio a Latina. Il sindacato sfilerà al corteo che toccherà quattro luoghi simbolo del capoluogo, associato a quattro parole che rappresentano il senso stesso del Pride: piazza del Quadrato come "lotta", essendo il nucleo di fondazione della città; Palazzo M come "identità", lo stadio come "amore", luogo simbolo della passione per la propria squadra, e infine piazza del Popolo sede del Municipio associato alla parola "diritti".

«La Cgil da sempre si batte contro ogni discriminazione ha spiegato Anna Del Vecchio, segretaria della Filctem Frosinone-Latina ieri in conferenza stampa perché sul posto di lavoro siano tutelate tutte le differenze».

Del Vecchio ha citato un sondaggio secondo cui più di un lavoratore su due discriminato sul posto di lavoro per genere, orientamento sessuale o etnia, è precario con mansioni basse. «L'8 luglio per noi è una giornata sentita, saremo in piazza per difendere i diritti costituzionali. L'invito che rivolgiamo alla sindaca Matilde Celentano è di ragionare con la propria testa, perché ha le idee confuse».

Anelise Carnevale ha parlato in rappresentanza dell'Arcigay Latina, nata nel 2014 «in un ambiente non facile»: «Abbiamo uno sportello di ascolto che accoglie chi ha bisogno di tutela psicologica e legale, ci sono ancora tanti casi di discriminazione sul posto di lavoro».

«UN CAMBIAMENTO CULTURALE»

Claudia Petrillo, una delle organizzatrici del Lazio Pride, ha ricordato come «c'è un attacco alle nostre identità e lo abbiamo visto con l'affossamento del Ddl Zan: non vogliamo solamente che vengano puniti coloro che discriminano, ma che ci sia un cambiamento culturale che parta proprio dalla formazione dei docenti, perché le nuove generazioni sono più avanti della classe dirigente. Le nostre richieste non sono minacce, ma necessità», ha spiegato facendo riferimento al pasticcio del patrocinio concesso e poi negato dal Comune di Latina. «Non abbiamo alzato l'asticella, come sostiene la sindaca, il nostro documento era ben noto a tutti e le nostre rivendicazioni non sono negoziabili». «Alla Celentano ha concluso era stato chiesto un sostegno, ha perso un'occasione per dimostrarci vicinanza, ma questo non ci fermerà».

A sostegno del Lazio Pride c'è anche la Rete degli studenti medi. «Sosteniamo dal 2017 i nostri diritti, facciamo sentire la nostra voce alle istituzioni ha detto Giovanni Ciaramella perché le discriminazioni si combattono con l'istruzione. Solo 43 istituti superiori su 244 nel Lazio hanno approvato la carriera Alias, tra questi c'è il liceo classico Alighieri di Latina, anche grazie al nostro sostegno. Le discriminazioni sono purtroppo presenti anche nel mondo della scuola». In chiusura, è intervenuto Giuseppe Massafra segretario generale Camera del Lavoro della Cgil di Frosinone e Latina: «Abbiamo bisogno di battaglie culturali per l'affermazione dei diritti che riguardano noi come singoli e come parte di una comunità».

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