Ciascuno dei medici - almeno fino a ottobre - una volta a settimana dovrà mettersi in viaggio e prendere servizio nel nosocomio del sud pontino. Svolto il proprio turno, dovrà di fatto restare in quella sede in quanto reperibile sia per il pomeriggio che per la notte.
Tutto bene? Da una parte sì, l'azienda sanitaria è una e i dipendenti vanno dove c'è bisogno. Da tante altre no. Ad esempio perché i reparti ai quali vengono sottratti gli ortopedici mandati a coprire i turni, non è che hanno organici tali da non essere già sotto stress. Oppure perché le attività programmate andranno completamente riviste alla luce della nuova turnazione. Ma anche per le ferie ormai iniziate e che sguarniranno ulteriormente gli organici a disposizione.
La Asl dopo aver provato in tutti i modi a reperire il personale (a vuoto ogni avviso pubblico), ha alzato bandiera bianca. Il direttore sanitario dell'azienda, Giuseppe Visconti, ha incontrato i responsabili dei reparti e programmato questa soluzione, in attesa di tempi migliori. Tutto questo proprio mentre è in corso il dibattito, a livello nazionale, sulla carenza di specialisti.
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