Adesso il centrodestra si ripresenta unito: «In ogni caso siamo pronti a sfiduciare Coletta»

Adesso il centrodestra si ripresenta unito: «In ogni caso siamo pronti a sfiduciare Coletta»
di Marco Cusumano
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Martedì 26 Luglio 2022, 08:30

Vada come vada il centrodestra vuole mandare a casa Coletta, a ogni costo. Se la vicenda giudiziaria dovesse riportare l'ex sindaco al suo posto, scatterebbe subito la mozione di sfiducia che porterebbe a un nuovo voto, ma questa volta ripartendo da zero e con i candidati tutti da decidere.

Il centrodestra, nuovamente unito in vista del voto, si è presentato in una conferenza stampa all'hotel Europa, con l'intervento dei vertici provinciali e regionali: oltre a Vincenzo Zaccheo c'erano Claudio Fazzone (Forza Italia), Claudio Durigon (Lega), Paolo Trancassini (FdI) e Antonio Saccone (Udc). In una sala piena di sostenitori ed esponenti locali dei partiti, è stato Trancassini a dare la notizia ufficiale: «L'epoca di Coletta è finita perché il centrodestra in ogni caso lo sfiducerà. Quindi non ci sarà possibilità di appello, non ci sarà un altro tribunale. Ci auguriamo di vincere le elezioni, ma in ogni caso abbiamo deciso di procedere eventualmente con la sfiducia. Una decisione presa dopo un confronto interno alla coalizione e con i consiglieri comunali. Dunque si chiuderà in ogni caso questa pagina politica per la città di Latina».

L'annuncio era nell'aria da giorni, dopo l'ufficialità del sostegno di Forza Italia a Zaccheo. Un'alleanza ritrovata, quella del centrodestra, anche in vista degli sviluppi della politica nazionale, con le nuove imminenti elezioni e le successive regionali. Zaccheo ha confermato il proprio impegno e la voglia di giocare questa nuova sfida per arrivare alla vittoria, dopo la pesante sconfitta del ballottaggio contro Coletta legata probabilmente anche a uno scarso sostegno dei propri alleati.

D'altronde il centrodestra è stato ampiamente travolto da forti tensioni interne, tanto che la ritrovata unità non può prescindere da una domanda essenziale: se si dovesse rivotare dopo un'eventuale sfiducia, il candidato sarebbe ancora Vincenzo Zaccheo? Una risposta chiara ed esaustiva non arriva.

Fazzone parla del presente e precisa che «il candidato adesso è Zaccheo» che si deve parlare dell'oggi e non di eventuali altri scenari, anche per rispetto del candidato. Ma è ovvio che l'ipotesi è stata ampiamente dibattuta, specialmente se si considera lo scacchiere politico nazionale e tutte le candidature che i partiti dovranno decidere tra comunali, regionali e politiche.

E' ancora Trancassini a rispondere con tutte le cautele del caso: «Latina non è un paese, ma una città importante. La candidatura di Zaccheo è stata decisa su un tavolo nazionale, dunque nel caso di una sentenza si dovranno fare gli stessi passaggi, ma su questo manteniamo un minimo di cautela...». Zaccheo ha lanciato diverse stoccate al rivale Coletta, sottolineando i risultati non arrivati, dai lavori fermi alla biblioteca comunale, all'ex garage Ruspi, passando per il degrado e l'immondizia in strada. «Non posso vedere la città in questo modo, sporca, sciatta, triste e con aziende che chiudono. La nostra è la città dell'accoglienza e questa opportunità mi rende orgoglioso, vorrei far cresce una nuova classe dirigente, purtroppo in questi sei anni l'immobilismo ha relegato questa città agli ultimi posti in tutte le classifiche. In questo anno noi non abbiamo fatto sgambetti, abbiamo dato il nostro contributo in Consiglio e nelle commissioni, ma poi non si è realizzato nulla. Non c'è capacità, non c'è programmazione». La campagna elettorale è ormai entrata nel vivo.

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