Perugia, pienone a San Francesso al Prato per Margherita Scoccia. «Sgravi alle imprese che assumono i giovani. La città ora è più sicura»

La candidata a sindaco di centrodestra e civici apre la campagna elettorale e lancia un piano-decoro da cento milioni

Margherita Scoccia a San Francesco al Prato
di Luca Benedetti
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Lunedì 25 Marzo 2024, 08:42

Un quarto d’ora prima del via all’auditorium di San Francesco al Prato non c’entra più uno spillo. Jeans chiari, camicetta bianca, scarpe chiare. Margherita Scoccia batte il tempo sulla musica degli U2 prima di entrare in scena e aprire la campagna elettorale.
Sul palco la raccontano tre amici (Annarita Tini, Francesca Ceccacci e Marino Sartore). Quando la candidata di centrodestra e civici nomina Andrea Romizi è standing ovation per il sindaco ch si alza in piedi e arrossisce un po’. Scoccia lo racconta così: «Lascia l’eredità di uno stole concreto, del rispetto delle istituzioni e verso il prossimo». Ricorda Francesco Calabrese che la portò a San Francesco al Prato nel suo primo giorno di assessorato e sono altri applausi.
In platea la presidente della Regione Donatella Tesei, il senatore FdI Franco Zaffini, il presidente del consiglio regionale Marco Squadta (FdI) con gli assessori Paola Agabiti (FdI) e Michele Fioroni. C’è Roberto Morroni (Forza Italia) vicino a Romizi e con loro Raffaele Nevi (Forza Italia), c’è il sottosegretario all’Interno Emanuele Prisco (FdI), c’è il segretario regionale del Lega Riccardo Augusto Marchetti, c’è il consigliere regionale Andrea Fora.
Dal palco Scoccia, spiega, sottolinea, incalza: «Questo è il momento di continuare l’azione intrapresa. Governare un Comune come quello di Perugia non è uno scherzo ma abbiamo le competenze per andare avanti con la forza e l’entusiasmo degli ultimi cinque anni».
Attacca sul minimetrò: «Ci costa 21 mila euro al giorno.

Il Brt ai perugini costerà zero e rivoluzionerà i collegamento da Castel dl Piano alla stazione». Parla della rigenerazione urbana, del Turreno, di ecologia. E della sicurezza: ricorda gli anni bui della capitale della droga e affonda «adesso c’è una città migliore di quella che ci hanno consegnato». I giovani in cima alla lista, nel programma detassazione alle imprese che investono in città, un piano di decoro (strade in testa) da cento milioni in dieci anni. «Ma al centro del progetto-dice più volte Margherita Scoccia- ci sono sempre le persone». Cinquanta minuti filati della Perugia trovata, rilanciata e che sarà. La chiusura è sulle note di A mano a mano di Rino Gaetano.

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