Frana in Val Formazza, individuate tracce dei due dispersi: «Hanno inviato un video a un amico prima di sparire»

Si tratta di un uomo e una donna originari del Novarese

Frana in Val Formazza, identificati i due dispersi: «Hanno inviato un video a un amico prima di sparire»
3 Minuti di Lettura
Lunedì 25 Settembre 2023, 12:03 - Ultimo aggiornamento: 18:44

Sono stati identificati i due dispersi vittime della frana avvenuta nel pomeriggio di somenica 24 settembre in Val Formazza, precisamente nell'area sottostante il rifugio Città di Busto, a 2.480 metri di altitudine. Si tratta di un uomo e una donna, Matteo Barcellini, 35enne di Borgomanero, e Marilena Bertoletti, 31enne di Nebbiuno. Da quanto si apprende, i cani che sono al lavoro con i soccorritori hanno individuato qualcosa ma non è ancora chiaro se si tratti dei corpi dei dispersi: i tecnici del soccorso sono in attesa che un drone sorvoli il punto preciso per avere un riscontro preciso di cosa abbiano fiutato gli animali.

L'identificazione è stata possibile grazie al ritrovamento dell'auto, rimasta nel parcheggio da cui partono i sentieri. Familiari e amici hanno poi confermato che i due si trovavano nella zona della frana e che da ore non ne avevano notizie: l'ultimo a sentirli è stato un amico al quale i due hanno inviato un breve video prima di sparire, riporta il Corriere di Torino. 

Frana travolge due escursionisti nell'alta val Formazza: difficili le operazioni di soccorso

Le ricerche

Proseguono intanto le complesse operazioni di ricerca, portate avanti da parte delle squadre del soccorso alpino con il supporto delle unità cinofile. Come ha spiegato la sindaca di Formazza Bruna Papa: «La zona è raggiungibile soltanto a piedi, in circa due ore e mezzo di cammino coprendo un dislivello di circa 500-600 metri rispetto a dove si lascia l'automobile, oppure in elicottero». «Il rifugio è già chiuso e dal paese non si vede assolutamente nulla», ha aggiunto.

A causa dei continui distacchi di roccia, nelle ultime ore del pomeriggio di ieri le ricerche erano state sospese, mentre dalle prime luci dell'alba di oggi, 25 settembre, il soccorso alpino ha ripreso a lavorare con l'aiuto di un geologo «messo a disposizione dal Comune di Formazza, che aiuterà le attività innanzitutto dall'elicottero per dare ai soccorritori indicazioni su come intervenire, perché l'area è franosa e pericolosa».

L'area risulta ancora instabile «e questo rende le operazioni di soccorso più complesse», fa sapere ancora la sindaca.

© RIPRODUZIONE RISERVATA