Esplosioni, fuoco, fumo, macerie e acqua. Sono numerosi i nemici che i soccorritori hanno dovuto affrontare quando sono entrati nella centrale. Uno dei cadaveri è rimasto incastrato, vicino a una turbina, dopo l’esplosione nella centrale elettrica dell’Enel del Lago di Suviana, in provincia di Bologna. I vigili del fuoco, nel corso di un intervento di altissima complessità, hanno dovuto a lungo lavorare per recuperare il corpo. Altri li avevano trovati nell’area ancora asciutta, ma erano stati uccisi dal fuoco e dal fumo, tanto è vero che i feriti, in gravi condizioni, sono stati trasportati nei centri grandi ustionati degli ospedali Sant’Orsola di Bologna, a Cesena, a Parma e in Toscana a Pisa.
LE SQUADRE
Quando nel primo pomeriggio si è diffuso l’allarme per il terribile incidente di questa centrale elettrica adiacente alla diga più grande dell’Emilia-Romagna, nel lembo estremo della provincia di Bologna, ai confini con quella di Prato, sull’Appennino Tosco-Emiliano, i vigili del fuoco sono corsi in forze, almeno 60 uomini.
LE SPERANZE
Racconta il direttore regionale dei vigili del fuoco dell’Emilia-Romagna, Francesco Notaro: «L’esplosione della turbina è avvenuta all’ottavo piano ribassato, mentre al nono piano si è registrata un’inondazione dovuta a un tubo di raffreddamento della turbina che ha allagato il locale per parecchi metri. Le ricerche arriveranno fino a 40 metri sottoterra. Si stanno attendendo delle squadre specialistiche di recupero, per affiancare le 12 squadre dei vigili del fuoco all’opera e arrivare ai vani invasi dall’acqua. Nonostante lo scoppio abbia determinato un allagamento, potrebbe essere che dopo l’esplosione abbiano trovato ricovero da qualche altra parte della piastra, la speranza è trovare qualcun altro in vita». La centrale idroelettrica di Bargi è la più potente di tutta l’Emilia-Romagna ed è stata costruita nel 1975 e, spiegano le schede tecniche, è stata realizzata sfruttando il salto disponibile tra i due pre esistenti invasi di Suviana e Brasimone. Questa centrale è di tipo a pozzo, costruita sulla sponda del lago di Suviana.