Stato di emergenza sino al 31 luglio. Mascherine, discoteche, spiagge: regole e divieti

Stato di emergenza sino al 31 luglio. Mascherine, discoteche, spiagge: regole e divieti
di Simone Canettieri e Rosario Dimito
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Martedì 14 Luglio 2020, 00:30 - Ultimo aggiornamento: 17:03

Tre articoli. Di nemmeno dieci righe in tutto. Tutti con la stessa formula: le misure restano prorogate fino al 31 luglio. È la bozza del Dpcm che oggi pomeriggio sarà illustrato in Senato dal ministro della Salute Roberto Speranza e che questa sera sarà firmato dal premier Giuseppe Conte. Restano perciò confermate le «modalità di lavoro agile, ove possano essere svolte al proprio domicilio o in modalità a distanza». Ovvero lo smart working

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Allo stesso tempo, si prorogano anche al 31 luglio la possibilità di «incentivare le ferie e i congedi retribuiti per i dipendenti» e l’obbligo di adottare «protocolli di sicurezza anti-contagio e, laddove non fosse possibile rispettare la distanza interpersonale di almeno un metro come principale misura di contenimento, con adozione di strumenti di protezione individuale». Permane inoltre l’obbligo di sanificare i luoghi di lavoro. Per quanto riguarda le scuole, il documento di giugno prevedeva la sospensione delle attività didattiche in presenza e, in questo periodo di chiusura estiva, la possibilità di utilizzare gli spazi degli edifici scolastici per «attività ludiche, ricreative ed educative, non scolastiche né formali, senza pregiudizio alcuno per le attività delle istituzioni scolastiche».

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Negli ospedali, per chi accompagna i pazienti resta il divieto di fermarsi nelle sale d’attesa dei dipartimenti emergenze e accettazione e delle strutture di pronto soccorso, così come le visite ai pazienti, sia negli ospedali sia nelle residenze per gli anziani, restano limitate «ai soli casi indicati dalla direzione sanitaria della struttura, che è tenuta ad adottare le misure necessarie a prevenire possibili trasmissioni di infezione». In vigore fino al 31 luglio, infine, le indicazioni per accedere in sicurezza alle spiagge, mantenendo le distanze sociali e riducendo i rischi di contagio. Avanti ancora con le mascherine obbligatorie negli uffici, nei ristoranti, nei negozi, nei cinema e nei musei. Stesso discorso per chi sale sui mezzi pubblici: aerei, treni, bus, tram e metro. In Lombardia da domani cade l’obbligo di portare dispositivi di protezione all’aperto, a patto che sia possibile rispettare il distanziamento di almeno un metro.Le discoteche al chiuso, invece, non potranno tornare alla normale attività, stesso discorso per sagre e fiere. La linea Speranza, votata alla cautela, è inamovibile: «Il virus è ancora tra noi».

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MONITORAGGIO
Per lo stato d’emergenza in Italia, invece, sta emergendo una linea diversa: entro il mese il consiglio dei ministri si esprimerà, con una delibera, per estenderlo (scade appunto il 31 luglio). Al momento l’ipotesi più probabile riguarda intanto una mini-proroga fino al 31 ottobre, ipotesi fatta circolare da Palazzo Chigi. Lettera 150, il think tank che riunisce 250 docenti universitari, magistrati e intellettuali, che ha lanciato un appello al capo dello Stato «perché non si verifichino rotture ingiustificate e gravi della legittimità costituzionale». Anche Roberto Fico, presidente della Camera, richiama il governo alla centralità del Parlamento sulle norme anti-covid.
Rimane l’aspetto dello stop all’ingresso in Italia dai Paesi a rischio. Erano 13 i Paesi indicati nell’ordinanza del 9 luglio del ministro Speranza, ma il loro numero è all’esame degli esperti del ministero della Salute e potrebbe subire delle variazioni. Il nuovo Dpcm potrebbe prevedere anche la possibilità di rimpatrio immediato. Si ragiona inoltre su altre Nazioni a cui estendere i divieti: Pakistan e India, e singoli stati degli Usa se l’indice RT dovesse risalire oltre 1,1. Ma per il momento i ministeri della Salute e degli Esteri escludono misure restrittive. Comunque giovedì 16 torna a riunirsi il Cts per un esame sul Dcpm e le nuove linee guida: come in passato, gli scienziati si riservano di intervenire con nuovi suggerimenti in funzione dei contagi, specie per gli ingressi dagli altri stati esteri.

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Le misure sino al 31 luglio

Mascherine. Sarà confermato l’obbligo di indossarla nei negozi, negli uffici pubblici, al ristorante. 
E sui mezzi di trasporto: aerei, bus, metro, treni.

Fiere e sagre. Non riprenderanno fiere, sagre e feste patronali: rimane infatti lo stop agli assembramenti, considerati troppo pericolosi per la trasmissione del virus.

Discoteche. Anche la movida dei ragazzi subirà uno slittamento. Le discoteche al chiuso continueranno a rimanere chiuse. Vale sempre il discorso sugli assembramenti.

Spiagge. Distanziamento fisico e mascherine nei locali, ma anche degli stabilimenti balneari. 
Il governo è intenzionato a intensificare i controlli di polizia

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