Strage a Sassuolo (Modena) dove un uomo di nazionalità tunisia, Nabil Dhahri, ha ucciso la moglie, Elisa Mulas, la suocera di 64 anni e due figli di 5 e 2 anni, probabilmente con un coltello, e poi si è tolto la vita. Quando i primi soccorritori sono arrivati si sono trovati davanti una scena raccapricciante: cinque cadaveri, uccisi, probabilmente, da un'arma bianca. Fra questi anche due bambini piccolissimi, di due e cinque anni. Una famiglia sterminata senza che si capisca un perché che forse non si capirà mai: Nabil Dhahri, l'uomo che ha compiuto tutto questo, o almeno questa è l'unica ipotesi che gli inquirenti stanno prendendo in considerazione, dopo aver ucciso la ex convivente, Elisa Mulas, i due loro figli e la madre di lei, si è tolto la vita. È invece scampata al massacro un'altra bambina, di qualche anno più grande, nata da una precedente relazione della vittima, che si trovava a scuola.
Famiglia sterminata, poi il suicidio
Ma ogni ricostruzione più puntuale di quanto avvenuto a Sassuolo, in provincia di Modena, avrà bisogno di tempo e di ulteriori approfondimenti.
L'omicidio nel pomeriggio
Il fatto, è avvenuto nel pomeriggio, ipoteticamente fra le 15 e le 16. Il personale scolastico dell'istituto frequentato dalla bambina si è allarmato quando nessuno è andata a prenderla a scuola. Sono partite le telefonate alle quali non sono arrivate risposte. È per questo che i familiari si sono allarmati, andando in via Manin a cercare di capire perché nessuno rispondeva al telefono. Sempre stando ai primi elementi raccolti, non ci sarebbero, invece, particolari problemi di natura economica alla base del gesto. L'uomo che è ritenuto essere l'autore della strage era ben integrato, viveva da tempo a Sassuolo e lavorava in un supermercato della zona. La madre dei suoi figli era invece impiegata come donna delle pulizia in città e accudiva i figli. Al momento però sono più i punti interrogativi che le certezze. Non c'è che una scena del crimine di un'efferatezza tale che anche esponenti delle forze dell'ordine di grande esperienza non avevano mai visto. E c'è una dinamica che, almeno stando alle primissime risultanze investigative, appare come l'unica plausibile: l'uomo, con un coltello, si sarebbe avventato sui suoi familiari. Sulla suocera, sulla donna con la quale aveva costruito un progetto di famiglia finito male e sui loro due figli, di cinque e due anni. Poi - è da chiarire se utilizzando o meno la stessa arma del delitto che gli inquirenti stanno cercando di identificare - si è tolto la vita.
Restano, insomma, poche certezze e molti dubbi che le indagini cercheranno di dissipare, almeno fin dove possibile, dall'esame della scena che i poliziotti della scientifica si sono trovati di fronte e dalle testimonianze che saranno raccolte, sperando di individuare, magari, anche qualche testimone che possa aver assistito, se non al massacro, almeno alle ore che lo hanno preceduto.
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