Elisa uccisa mentre prendeva il sole sul Piave, l'assassino è incapace di intendere: forse non imputabile

Nella perizia psichiatrica risulterebbe che il giovane, al momento del gesto, non era in grado di controllare la propria volontà

Elisa uccisa mentre prendeva il sole sul Piave, l'assassino è incapace di intendere: forse non imputabile
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Martedì 16 Novembre 2021, 21:56 - Ultimo aggiornamento: 17 Novembre, 17:18

Potrebbe non essere imputabile il 34enne Fabrizio Biscaro, accusato dell'omicidio volontario e premeditato di Elisa Campeol, la barista di Pieve di Soligo (Treviso) aggredita ed uccisa a coltellate mentre prendeva il sole sul greto del Piave, a Moriago della Battaglia lo scorso 23 giugno. Nella perizia psichiatrica consegnata dal consulente del Tribunale di Treviso alla magistratura, risulterebbe infatti che il giovane, al momento del gesto, non era in grado di controllare la propria volontà. La risultanza dell'esame potrebbe preludere al pronunciamento della non imputabilità di Biscaro, destinando l'indagato alla permanenza in una struttura psichiatrica residenziale.

Uccisa a coltellate da uno squilibrato mentre prende il sole a Treviso, Elisa aveva 35 anni

Elisa uccisa a coltellate mentre prendeva il sole

Elisa Campeol, 35 anni, è stata uccisa il 23 giugno mentre era stesa al sole su un lettino pieghevole, sui bordi sassosi del fiume, nel parco pubblico dell'Isola dei Morti, a Moriago della Battaglia.

Fabrizio Biscaro, dopo aver pugnalato a morte la ragazza, si è recato spontaneamente nella caserma dei carabinieri di Valdobbiadene (Treviso). A chiamare il 118 è stato un appassionato di trekking che seguiva il corso del Piave, giunto casualmente sul punto del delitto circa un'ora dopo l'aggressione, e quando la donna era ancora in vita. Giunti sul posto, però, i sanitari del Suem 118 non hanno potuto fare niente per salvare la giovane. Poco distante dal corpo c'era il lettino da spiaggia di Elisa.

 

La dinamica del femminicidio

Il ritrovamento sul luogo del delitto della borsa della donna intatta fa escludere l'ipotesi di una rapina. Anche la pista dell'aggressione a sfondo sessuale è stata immediatamente esclusa. L'unica spiegazione alla feroce aggressione andrebbe ricondotta ad un raptus causato da disagi mentali. Mentre le fasi del soccorso, purtroppo inutili, non erano ancora terminate, l'uomo aveva già suonato al citofono della stazione dell'Arma di Valdobbiadene, distante una dozzina di chilometri, per autoaccusarsi del delitto. Con sè aveva portato anche l'arma, un coltello a lama lunga insanguinato.

L'autopsia

Secondo l'autopsia Elisa Campeol è stata colpita con una ventina di coltellate. Tre quelle più pronfonde, quindi letali: due al fianco sinistro e una sempre al torace ma nella parte anteriore destra. Fendenti profondi che hanno lesionato gli organi interni causandone il rapido dissanguamento. Confermata anche la dinamica dell'assassinio: Biscaro prima l’ha colpita mentre era stesa di spalle, poi davanti. Ferite da taglio rinvenute anche alle braccia, Elisa Campeol si è difesa come ha potuto. Il killer le ha anche mozzato un orecchio. La donna era molto conosciuta perché titolare, assieme alla famiglia, del bar Eli's a Pieve di Soligo. 

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