Salvini a Milano, migliaia di sovranisti: proteste e striscioni dai balconi. Rimosso «Restiamo umani» di Zorro

Salvini a Milano: «Saremo 100mila». Striscioni e cartelloni di protesta, previsti contro-cortei
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Sabato 18 Maggio 2019, 10:20 - Ultimo aggiornamento: 19 Maggio, 08:57

C'è una Milano che ha sfilato per le strade della città e si è ritrovata in piazza Duomo sotto l'acqua, per ascoltare e applaudire i rappresentanti dei principali partiti euroscettici e sovranisti d'Europa convocati dal leader della Lega Matteo Salvini: sono «patrioti, estremisti del buonsenso», dicono dal palco. E c'è una Milano che sotto la stessa pioggia ha sfilato per strade diverse «per dire ai sovranisti che non si prenderanno la città», come ha spiegato il sindaco Giuseppe Sala. 
 



Migliaia di persone hanno manifestato idee opposte senza incidenti nel centro del capoluogo lombardo, tra striscioni, slogan, travestimenti e, ovviamente, molta politica. Dalla Sicilia così come dalla Francia, decine di migliaia di persone hanno risposto all'appello di Matteo Salvini di «fare la storia» e ritrovarsi per il comizio con 11 delegazioni europee, dalla Germania alla Danimarca, dalla Slovacchia all'Estonia, da Marine Le Pen a Geert Wilders. «Il cambiamento dell'Europa passa da Milano», ha detto soddisfatto Salvini che «non poteva chiedere di meglio» a «una piazza bellissima» piena di «estremisti del buonsenso». 
 



E che però non si è risparmiata fischi per i leader Ue ma anche per il Papa. Da milanese, Salvini non ha nascosto tutta la sua soddisfazione e orgoglio per aver creato «una nuova alleanza europea sotto la Madonnina che mi auguro - ha detto parlando dal palco e stringendo un rosario - ci protegga». Il leader della Lega, come al solito, non si è risparmiato in selfie, abbracci e strette di mano con le persone arrivate in piazza soprattutto per lui, per il Capitano che dal consiglio comunale milanese, dove ha iniziato la sua carriera politica 25 anni fa, è ora arrivato a Palazzo Chigi da vicepremier .

Ma in piazza Duomo sono arrivati anche Carlo Calenda e alcune decine di contestatori che hanno avuto solo un breve contatto con la piazza leghista con qualche striscione strappato, ma che poi sono stati controllati senza difficoltà dalle forze dell'ordine. Agli slogan del corteo leghista come «Porti chiusi!» e «Prima l'Italia», hanno opposto cartelli come «siamo tutti migranti» e un grande striscione con la scritta «Restiamo umani», srotolato da Riccardo Germani, sindacalista dell'Usb che si è vestito da Zorro e ha pagato una stanza dell'albergo di fronte al palco di piazza Duomo per la protesta anti sovranista più riuscita della giornata.

Lo striscione è poi stato rimosso e Germani identificato, anche se «ognuno è libero di esprimere quello che vuole, io adoro Zorro, non mi piacciono le minacce di morte ma viva Zorro», ha detto Salvini. «Oggi ha vinto la nostra piazza e il nostro messaggio di umanità», ha spiegato Germani, aggiungendo che la sua «è stata un'azione collettiva e condivisa di 'Non una di menò e della rete 'Milano antifascista antirazzista meticcia e solidalè», che ha organizzato la manifestazione 'Gran Gala del Futurò. È stato questo l'altro corteo che ha percorso le strade del centro con decine di migliaia di persone che hanno cantato Bella ciao e dato voce «alla Milano che guarda al futuro, anti razzista e solidale», come ha spiegato una delle organizzatrici.



 




​Dagli striscioni sui balconi, si è quindi spostata in strada la Milano che si oppone alle idee di Salvini e degli altri leader sovranisti: «Spazio a tutti per fare manifestazioni ma poi quello che io dico a questi sovranisti è che si possono prendere l'Italia, l'Europa, il mondo ma non Milano», ha detto il sindaco Giuseppe Sala.
Oggi un pezzo di città lo ha ascoltato, un altro pezzo no.  

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