Rossella Cominotti uccisa in hotel dal marito con un rasoio. «Volevamo farla finita, io non ce l'ho fatta». L'ombra dei problemi economici

Il delitto a La Spezia: la coppia gestiva un'edicola a Cremona

Rossella Cominotti uccisa in hotel dal marito con un rasoio. «Volevamo farla finita, io non ce l'ho fatta»
di Federica Zaniboni
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Sabato 9 Dicembre 2023, 07:45 - Ultimo aggiornamento: 10 Dicembre, 12:04

LA SPEZIA L'ultima traccia lasciata da marito e moglie era un cartello affisso sulla loro edicola in provincia di Cremona. «Chiuso dalle 16.30 per motivi familiari». Era il 27 novembre, quando lo hanno scritto. Da allora sembravano entrambi spariti nel nulla. Invece Rossella Cominotti, 53 anni, è stata trovata morta ieri mattina in una camera di hotel a La Spezia. Il corpo, rinvenuto dal personale dell'albergo, era riverso sul letto in una pozza di sangue. Il marito Alfredo Zenucchi è stato fermato poche ore dopo, mentre si trovava alla guida della sua C3 bianca in Lunigiana: «Volevamo farla finita insieme - ha dichiarato - Prima dovevo uccidere lei, poi mi sarei tolto la vita io. Ma alla fine non ce l'ho fatta». Adesso dovrà rispondere dell'omicidio della donna. All'inizio di questa settimana i suoi familiari avevano scritto un post su Facebook, annunciando che la coppia era sparita «da ormai 12 giorni» e chiedendo un aiuto per rintracciarla. «In famiglia spiegavano c'è molta paura».

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L'INCHIESTA

Non è ancora chiaro cosa sia accaduto nell'arco temporale che va dal giorno in cui le serrande dell'edicola sono state abbassate per l'ultima volta a quello in cui è consumata la tragedia.

Secondo una prima ricostruzione, dopo aver chiuso l'attività quella sera la coppia avrebbe preso un aperitivo nel bar vicino. Giorni dopo, circa una settimana fa, i due sarebbero quindi arrivati nello Spezzino, prendendo una stanza in un hotel di Mattarana, una frazione del Comune di Carrodano. Dal momento in cui avevano lasciato Bonemerse, il paesino in provincia di Cremona dove gestivano l'attività, i loro telefoni sono stati disattivati. Ogni chiamata da parte degli amici e dei parenti, sempre più preoccupati per le sorti di Rossella, andava sempre a vuoto. I messaggi inviati su Whtasapp non sono mai stati consegnati. I dubbi e l'angoscia, tra le vie del piccolo Comune, dove i due erano molto conosciuti, hanno cominciato a crescere all'inizio di questa settimana. Tanto che anche il sindaco, Luigi Ferrarini, dopo avere visto che i giornali portati dai fornitori non venivano più ritirati, si è mobilitato per cercare di capire cosa fosse accaduto a marito e moglie. Ieri mattina, poi, la macabra scoperta in quella stanza di albergo che si affaccia sulla strada statale Aurelia. I dipendenti della struttura addetti alla pulizia delle camere si sono trovati davanti il corpo straziato di Rossella e diverse tracce di sangue sparse ovunque nella stanza. Sotto shock, hanno chiamato i carabinieri. Dai primi rilievi è emerso che il marito era uscito dall'albergo ieri mattina molto presto e i militari si sono messi immediatamente sulle sue tracce.

 

IL FERMO

L'auto dell'uomo è stata individuata a un posto di blocco nel primo pomeriggio in provincia di Massa Carrara e lui è stato fermato dai carabinieri e portato in caserma per essere sottoposto a interrogatorio. Secondo i primi accertamenti eseguiti dal medico legale, il cadavere della donna presentava diverse ferite da taglio, soprattutto all'altezza della gola. L'arma del delitto potrebbe essere un rasoio a mano libera, trovato poco distante dal corpo. Il movente, avvalorato dalle parole dello stesso indagato, che sostiene che lui e la moglie fossero d'accordo sul farla finita sarebbero i problemi economici. Proprio per questo avrebbero deciso di allontanarsi da casa e far perdere le proprie tracce. Poi la decisione di uccidersi. Ma se le cose siano andate come sostiene l'uomo, che dovrà comunque rispondere di omicidio, è ancora da stabilire.
 

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