La Federazione Nazionale dei Dirigenti e delle Alte Professionalità della Funzione pubblica, aderente alla Cida, si è riunita a Roma con i suoi delegati per la XXI assemblea congressuale ordinaria. Al termine del congresso elettivo, l’assemblea ha rinnovato il mandato triennale al presidente Giorgio Rembado per acclamazione approvandone l'operato trascorso e il documento politico di determinazione degli indirizzi generali per l'immediato futuro.
Il dibattio del congresso
Dal dibattito interno sono emersi i principali obiettivi per i prossimi tre anni, partendo dalla necessità di migliorare l’organizzazione e la qualità dei servizi delle Pubbliche Amministrazioni. “Meno quantità, più qualità”: deve essere questo, per la Fp Cida, il filo conduttore che dovrà finalmente concretizzarsi negli interventi sulle Pa previsti dal PNRR.
Le conclusioni
Le linee di riforma devono orientarsi verso obiettivi di qualità dei servizi. Diventano fondamentali, per questo scopo, l’immissione nelle Pubbliche Amministrazioni di personale fortemente specializzato nelle materie informatiche, ormai decisive per i processi di lavoro, ma anche un monitoraggio indipendente dei risultati conseguiti da ciascuna amministrazione pubblica e l’abolizione degli incarichi a tempo determinato.
La Fp Cida, che si vedrà impegnata in prima linea per il rinnovo contrattuale delle aree dirigenziali, punterà al benessere e alla qualità di vita dei lavoratori da raggiungere tramite efficaci forme di welfare aziendale: fondi sanitari integrativi per i dipendenti pubblici e agevolazioni per le iscrizioni ai fondi complementari di pensione.