Piombino, attracca la nave dell'anno zero: in funzione da maggio. «Saremo liberi dal gas russo»

E il governo già prepara l'acquisto di altri due impianti

Piombino, attracca la nave dell'anno zero: in funzione da maggio. «Saremo liberi dal gas russo»
di Mauro Evangelisti, nostro inviato
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Martedì 21 Marzo 2023, 07:07 - Ultimo aggiornamento: 11:39

PIOMBINO - Il gigante arrivato da Singapore - 292,5 metri di lunghezza, 43,4 di larghezza e 55 di altezza - guarda il porto di Piombino dalla banchina Est, mentre a distanza di sicurezza partono i traghetti verso l'Elba. Per il presidente della Toscana, Eugenio Giani, la Golar Tundra si merita il soprannome di «nave della libertà» e lo ripete alla conferenza stampa del primo pomeriggio, dopo che per tutta la notte la nave è stata sorvegliata dalle forze dell'ordine che temevano proteste e blitz dei comitati. Per ora non c'è stato nulla. Al fianco del governatore, i dirigenti di Snam che sviluppano con i numeri la tesi che le navi rigassificatrici ci stanno liberando dalla dipendenza della Russia e della geopolitica. Un gasdotto è fisso, il rigassificatore invece può ricevere le forniture dalle metaniere di qualsiasi parte del mondo.

NUMERI
Il managing director di Snam, Massimo Derchi: «Nel 2022 i consumi di gas si sono ridotti in maniera sensibile, siamo passati dai consumi medi annuali dell'ordine di 75 miliardi di metri cubi a 68 miliardi.

Questa riduzione, unitamente all'incremento dei volumi arrivati via terminali esistenti di Gnl, tramite incremento di flussi dall'Algeria e col Tap, ha permesso di compensare in buona parte la riduzione dei volumi dalla Russia. Dalla Russia storicamente arrivavano 28-29 miliardi di metri cubi all'anno, nel 2022 si sono ridotti a 11 miliardi, che più o meno sono la somma della capacità di rigassificazione di Piombino e di Ravenna». La nave nella città bizantina entrerà in funzione nel 2024, mentre la Golar Tundra in aprile farà un primo avvio di prova, per poi andare a pieno regime da maggio. A Piombino una parte della popolazione continua a non fidarsi, né delle garanzie sulla sicurezza né delle promesse sulle compensazioni che porteranno a una serie di infrastrutture, ma anche sconti sulle bollette («la lista era stata completata con il governo Draghi, sono certo che sarà confermata anche con l'attuale» dice Giani). In centro, a Piombino, ci sono ancora i cartelli. C'è un negozio in particolare che abbina due singolari messaggi in vetrina: «no rigassificatore», «bancomat guasto». A pensare male, viene da concludere che il doppio "no" rientri nella stessa gamma di ostilità. A Piombino governa il centrodestra, il sindaco di Fratelli d'Italia, Francesco Ferrari, ogni giorno ripete che ancora il Tar deve pronunciarsi sul merito del suo ricorso (ma ha già negato la sospensiva), se la prende con la Regione di centrosinistra, ma il governo Meloni non è arretrato di un millimetro. Anzi.

Ieri il ministro dell'Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, ha confermato che la strada delle navi-rigassificatrici è quella giusta: oltre a quelle di Piombino e Ravenna «dovremo aggiungerne ancora una se non due, perché i rigassificatori sono una garanzia: il tubo in qualsiasi momento può fermarsi, o perché il fornitore non lo alimenta o perché succede un incidente, con i rigassificatori è possibile acquistare gas da tutto il mondo». Si torna al discorso iniziale: liberiamoci dalla dipendenza della Russia, liberiamoci dalle variabili della geopolitica. La Golar Tundra resterà a Piombino per tre anni e come spiega Elio Ruggeri, ad di Snam Fsru Italia, è stata scelta perché era la risposta più rapida: «Offriva questa banchina, che è una risorsa imprescindibile, ogni altro sito necessità di interventi offshore. Sicurezza? Nel mondo ci sono una cinquantina di navi Fsru (Floating Storage Regasification Unit) che operano da una decina di anni senza aver mai registrato un incidente grave. Sono impianti assolutamente affidabili». A quanto pare funzionano meglio dei bancomat.

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