Bologna, ragazzo accoltellato: arrestato il vicino di casa

Bologna, ragazzo accoltellato: arrestato il vicino di casa
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Giovedì 29 Agosto 2019, 09:14 - Ultimo aggiornamento: 28 Febbraio, 12:12

Ha confessato e avrebbe detto di essersi difeso Luciano Listrani, l'uomo di 58 anni arrestato dalla Polizia per la morte di Nicola Rinaldi, il 28enne accoltellato alla gola ieri mattina in via Frati, zona Pilastro, alla periferia di Bologna. L'uomo è accusato di omicidio volontario e il Pm Marco Imperato ha già chiesto la convalida dell'arresto e la custodia in carcere. Secondo gli investigatori, il delitto sarebbe avvenuto al culmine di una lite fra vittima e assassino, vicini di casa, scoppiata per questioni di droga. Per due volte Rinaldi ieri è andato a casa del vicino a lamentarsi di qualcosa: alle 7.30 da solo, poi di nuovo con un amico intorno alle 11, quando la situazione è degenerata fino all'omicidio. Listrani avrebbe detto di essersi difeso dal 28enne, che lo stava picchiando. Parole confermate da alcuni lividi e lesioni sul corpo del 58enne, per colpi ricevuti a mani nude visto che il giovane non era armato. L'uomo ha invece afferrato un coltello da cucina e lo ha colpito.

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L'amico che era con Rinaldi, ma che non ha preso parte alla lite, lo ha portato in strada in cerca di aiuto, ma il ragazzo è morto poco dopo l'arrivo dei soccorritori e della polizia. Gli agenti sono risaliti subito a Listrani, seguendo le tracce di sangue che portavano a casa sua, dove l'uomo ha subito detto: «Sono stato io», consegnando il coltello. I sospetti iniziali sul genero dell'arrestato, un 35enne tunisino, erano nati dal fatto che il ragazzo si era allontanato dalla scena del delitto, avvenuto mentre lui era nella stessa casa con la compagna e la figlia di due anni, chiusi in un'altra stanza. Il giovane, che ha precedenti, potrebbe essersi spaventato o avere voluto portare via la ragazza e la bambina da quella situazione.

Anche vittima e omicida sono conosciuti alle forse dell'ordine: Rinaldi era attualmente ai domiciliari per reati di droga e anche Listrani aveva precedenti dello stesso tipo. Che tipo di rapporto ci fosse fra i due e quali conti in sospeso sono aspetti ancora da chiarire. L'appartamento di edilizia popolare dove è avvenuto il delitto è stato posto sotto sequestro e probabilmente la famiglia di Listrani non vi farà ritorno, anche per le forti tensioni con i vicini. A quanto si apprende, circa un mese fa un gruppo di condomini della via aveva segnalato una probabile attività di spaccio intorno alla casa dell'arrestato.









 

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