Nuove zone, l'Italia cambia colori: 14 Regioni arancioni, due rosse. Cosa si può fare?

Nuove zone, da oggi l'Italia cambia colori: 14 Regioni arancioni, due rosse. Cosa si può fare?
di Claudia Guasco
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Domenica 24 Gennaio 2021, 10:13 - Ultimo aggiornamento: 25 Gennaio, 00:09

Da ieri sono quattordici le Regioni in zona arancione. Sulla base dei dati e delle indicazioni della cabina di regia che si è riunita il 22 gennaio 2021, il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato tre nuove ordinanze che ridisegnano la mappa dei colori in cui è suddivisa l’Italia. Così da oggi, 24 gennaio, sono confermate in area arancione Abruzzo, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Veneto, Piemonte, Puglia, Umbria, Valle d’Aosta. Entrano in fascia arancione anche la Sardegna - declassata da gialla a causa di nuovi focolai nelle case per anziani e del superamento del limite del 30% di occupazione delle terapie intensive individuato dal ministero della Salute - e la Lombardia, che era rossa a causa degli errori di trasmissione dei numeri all’Iss. Le Regioni gialle, oltre alla Provincia autonoma di Trento, sono Campania, Basilicata, Molise e Toscana.

Le zone più critiche

Alla luce della nuova configurazione dell’Italia per l’emergenza Covid, restano in area rossa la Sicilia - dove un nuovo focolaio con 25 anziani positivi è stato individuato in una casa di riposo di Capizzi, borgo dei Nebrodi nel quale erano state già contagiate circa 100 persone dopo una festa di compleanno - e la Provincia autonoma di Bolzano.

Ecco le regole per chi abita nelle zone arancioni e rosse.

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REGIONI ARANCIONI

In area arancione è permesso spostarsi all’interno del proprio comune, tra le ore 5.00 e le 22.00, nel rispetto delle specifiche restrizioni introdotte per gli spostamenti verso le altre abitazioni private. Gli spostamenti verso altri Comuni (sempre con autocertificazione in tasca) sono consentiti esclusivamente per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. È sempre garantito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. Aperti i negozi, centri commerciali chiusi nei giorni festivi e prefestivi, saracinesche abbassate per bar e ristoranti, con asporto consentito fino alle 22. Il trasporto pubblico ha una capienza del 50%, musei, cinema, teatri, piscine, palestre sono chiusi. Nelle scuole superiori la didattica è in presenza dal 50 al 75%. Dal 16 gennaio è permesso recarsi nelle seconde case, anche fuori Regione ma con spostamento limitato al nucleo famigliare, e resta sempre in vigore il cosiddetto coprifuoco dalle ore 22.00 alle 5.00.

REGIONI ROSSE

Nelle zone rosse saranno invece chiusi tutti gli esercizi commerciali fatta eccezione per i negozi che vendono beni alimentari o di necessità. Non è un lockdown totale, comunque, perché le eccezioni sono molte: fiorai, librerie, ferramenta, negozi di elettrodomestici e computer. Nelle regioni in zona rossa è vietato spostarsi dalla propria zona d’abitazione tranne che per comprovati motivi di lavoro, salute o necessità (anche verso un’altra Regione o Provincia autonoma); è sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione ed è permesso recarsi nelle seconde case anche fuori dalla Regione. Per quanto riguarda le visite a parenti e amici, è consentito lo spostamento tra le 5 e le 22, una volta al giorno, verso una sola abitazione privata situata nello stesso Comune, per un massimo di due persone oltre a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione.

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