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Subito dopo il sequestro della nave, il ministro dell'Interno Matteo Salvini aveva esultato: «Sequestrata la nave dei centri sociali. Ottimo. Ora in Italia c'è un governo che difende i confini e fa rispettare le leggi, soprattutto ai trafficanti di uomini. Chi sbaglia paga». Nell'ambito dell'inchiesta sono stati iscritte nel registro degli indagati due persone, il Comandante della nave Pietro Marrone e il capo missione Luca Casarini.
I due sono indagati per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e per il mancato rispetto dell'ordine di arrestare l'imbarcazione da parte di una nave da guerra.
Marrone è già stato interrogato la scorsa settimana, per quasi sette ore, a Lampedusa, Casarini verrà invece interrogato, alla presenza del suo legale Fabio Lanfranca, martedì 2 aprile alla Procura di Agrigento.
Il legale di Luca Casarini
Il dissequestro della nave Mare Jonio da parte della Procura di Agrigento «è solo un primo passo, ovviamente dimostreremo l'insussitenza delle ipotesi di delitto contestate e l'assoluta estraneità dei nostri assistiti». Lo ha detto all'Adnkronos l'avvocato Fabio Lanfranca, che con la collega Serena Romano, difende Luca Casarini e Pietro Marrone, rispettivamente capo missione e comandante della nave Mare Jonio, commentando il dissequestro della nave, ferma da una settimana al porto di Lampedusa.
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