Pugile Kevin di Napoli tenta il suicidio dopo annuncio-choc su Instagram

Pugile Kevin di Napoli tenta il suicidio dopo averlo annunciato su Instagram
di Marco Pasqua
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Mercoledì 4 Settembre 2019, 21:35 - Ultimo aggiornamento: 5 Settembre, 12:59

Ha ingerito un numero imprecisato di pasticche, per farla finita. Il tutto, dopo aver annunciato le sue intenzioni sul suo profilo Instagram. Il pugile ostiense Kevin Di Napoli, detto anche “The war machine”, prima di compiere questo gesto estremo, nella sua casa a Rieti, ha annunciato sui social quelle che erano le sue intenzioni.



«Mi dispiace per la mia famiglia e tutte le persone che mi hanno voluto bene - ha scritto su Instagram - ho perso tutto e anche me stesso. Sono arrivato al punto di farla finita». Un gesto estremo, scaturito - secondo quanto spiegato dai famigliari - dall'impossibilità di allenarsi in palestra. Il boxeur, infatti, è stato arrestato lo scorso mese di ottobre, nell'ambito di un’operazione disposta dalla Direzione Distrettuale Antimafia. Le accuse a vario titolo vanno dall’associazione armata finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti alla detenzione e spaccio continuato in concorso di stupefacenti, all’estorsione in concorso, detenzione illegale di armi da fuoco, ricettazione in concorso, minaccia aggravata dall’uso di armi. I giudici, tempo fa, gli avevano concesso i domiciliari, a Rieti. Ma Kevin, che non ha mai smesso di allenarsi anche dentro la sua casa, chiedeva di poter riprendere una preparazione pugilistica in palestra.
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Un post condiviso da Kevin Di Napoli Official (@kevin_warmachine_dinapoli) in data:


«Tra pochi minuti tutto sarà finito - ha ancora scritto su Instagram -  Mi è stata negata la possibilità di tornare a fare ciò che amo». Il pugile ha anche pubblicato la foto di alcuni farmaci gettati a terra. Secondo quanto riferiscono i carabinieri, è stato trasferito al CIM e le sue condizioni di salute, adesso, non destano preoccupazione.



Notizie confermate dallo zio Claudio che ha parlato con lui direttamente e ha raccontato di averlo trovato siceramente pentito di quanto fatto.

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