Calci in pancia all'ex incinta davanti alla figlia: arrestato boxeur amico di Di Silvio

Calci in pancia all'ex incinta davanti alla figlia: arrestato boxeur amico di Di Silvio
di A.Mar.
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Domenica 24 Marzo 2019, 11:13

Una furia cieca, violenta, come quella a cui era abituato già prima di entrare in carcere dopo avere gambizzato, nel 2010, Alessandro Zof, pregiudicato di Latina, nell'ambito della guerra criminale che si scatenò all'epoca per il controllo del territorio tra clan autoctoni e rom sinti. Christian Liuzzi, classe 1984, allora con la freddezza di un boss premette il grilletto dallo scooter in corsa guidato da Pupetto Ferdinando Di Silvio, cognome che a Latina fa tremare, parenti dei Casamonica e degli Spinelli. Entrambi per quell'agguato furono condannati alla galera. L'altra sera, Liuzzi, libero da poco meno di un anno, ha lasciato la provincia per raggiungere Roma e tendere un nuovo agguato. Questa volta contro l'ex compagna, incinta di 15 settimane, fuggita anni fa nella Capitale proprio per scampare alle continue angherie perpetrate dal 35enne anche attraverso familiari e amici nel periodo in cui era dietro le sbarre. Appena l'ha vista scendere dall'auto, a Giardinetti, periferia Est, non le ha lasciato il tempo di dire parola. Lui, che è anche boxeur, le ha sferrato un calcio fortissimo al ventre nonostante sapesse della gravidanza. La donna, 29 anni, è ricaduta dentro la vettura e lui, non contento, è entrato dal lato passeggero e ha iniziato a prenderla a cazzotti sul volto. Il tutto sotto gli occhi della figlioletta di 10 anni, avuta con la donna, che era sui sedili posteriori.

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La volante. A sottrarre mamma e figlia dall'incubo e a prestare alla donna i primi soccorsi, sono stati gli agenti delle Volanti, che le hanno viste in lacrime, impaurite, chiuse nell'auto. Fuori a pochi metri di distanza il Liuzzi e un'altra donna, l'attuale convivente, anche lei sotto choc per la scena appena vista. I poliziotti calmano la 29enne che singhiozza, ha il viso tumefatto, il naso sanguinante. Notano che appena Liuzzi tenta di avvicinarsi alla bambina, lei si ritrae terrorizzata. Più tardi la donna troverà il coraggio di denunciare. Racconterà che ad appena un mese dalla nascita della bambina Liuzzi la colpì al cranio provocandole una ferita medicata con diversi punti di sutura; che nel 2009 le lesionò un timpano. Che non appena uscito di prigione, nel maggio 2018, Liuzzi ha iniziato a minacciarla. ma l'altro giorno, intimorita dalle pesanti minacce, presa dalla paura, ha acconsentito di fargli vedere la bambina, a patto però che fosse la nuova compagna a prenderla in custodia.

All'appuntamento, però, si è presentato anche Liuzzi che è subito passato all'azione. La donna è stata soccorsa dall'ambulanza e portata in codice giallo al Policlinico Casilino dove è rimasta in osservazione fino a tutto ieri, fortunatamente il bimbo sta bene.

Per Liuzzi, che annovera precedenti di polizia contro il patrimonio e la persona, per droga e armi, il pm anti-violenza Eleonora Fini ha disposto il trasferimento a Regina Coeli in via pre-cautelare.

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