Via allo sgombero dell'ex Hotel Astor (Firenze) occupato da cui, una settimana fa esatta, è sparita nel nulla mentre giocava nel cortile, la piccola “Kata”, bimba peruviana di 5 anni. Una mossa per aiutare gli inquirenti a entrare nello stabile per effettuare verifiche più approfondite e in larga scala, metro per metro, con l’utilizzo di mezzi e strumentazioni più sofisticate alla ricerca di tracce utili alle indagini, se non della bimba stessa che potrebbe non avere mai lasciato lo stabile. L'ipotesi di sgombero era stata ventilata nelle ultime ore e stamani sono partie le operazioni. Tutto l'isolato è blindato. Non si accede da via Boccherini, presidiata dal reparto mobile.
Kata, verifiche su un vicino. «Forse nascosta nella valigia», i dubbi che emergono dal video
Era già stata trovata nel frattempo una sistemazione alternativa e protetta proprio per la famiglia di Kata e quella dello zio.
Il decreto di sequestro preventivo dell'immobile - emesso dal gip di Firenze su richiesta della Direzione distrettuale antimafia - è stato eseguito, dunque, a una settimana esatta dalla misteriosa sparizione della bambina. L'Astor era stato occupato la notte del 19 settembre del 2022 da cinquantaquattro persone, suddivise in diciassette nuclei familiari con 19 minori. I sopralluoghi compiuti dalla polizia giudiziaria in occasione del tentato omicidio consumato nella struttura il 28 maggio e, successivamente dell'ipotizzato sequestro di persona a scopo estorsivo di Mya Ktaleya Chiclio Alvarez del 10 giugno, hanno confermato la presenza nell'immobile di numerosi nuclei familiari. La Procura procede per il reato di invasione di edificio. In una nota, il procuratore distrettuale Luca Tescaroli spiega che «sussiste il pericolo che il protrarsi della condotta criminosa, impendendo i necessari e urgenti lavori di ristrutturazione e messa a norma dell'edificio occupato, agevoli o protragga le conseguenze del reato contestato o agevoli la commissione di altri reati e comporti il rischio di ripetizione di reati contro la persona connessi alle condizioni di accesso alla gestione dell'immobile». Insomma: una polveriera.
Lo sgombero, su delega della Dda, viene svolto dalla Questura e dal Comando provinciale dei carabinieri di Firenze, con l'ausilio del 118 e dei vigili del fuoco. La Prefettura e il Comune di Firenze si sono attivati per assicurare che gli occupanti vengano alloggiati presso altre strutture abitative.
Era l'estate del 1998 quando in un'altra grande occupazione sul litorale di Roma, a Ostia, sparì nel nulla Simeone Nardacci, un bambino di 8 anni. Non fece più rientro nell'alloggio occupato all'interno dell'ex complesso della Federimmobiliare, in via Capo d'Armi. Venne ritrovato 24 ore più tardi senza vita all'interno di una casupola di legno non lontana dall'edificio. Il bimbo fu vittima di una banda di pedofili, anche loro occupanti. L'ex Federimmobiliare venne poi successivamente sgomberata e convertita in abitazioni residenziali. Dopo 25 anni, a Firenze, una storia che rischia di ripetersi.
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