Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale della Campania, è stato investito sotto casa a Napoli da una persona a bordo di una moto che indossava un casco integrale. Lo rende noto lo stesso Borrelli. È accaduto ieri sera, intorno alle 22.25. «Ho sempre saputo che certe mie battaglie e denunce le avrei potute pagare caro, questa volta mi sono costate 21 giorni di prognosi e poteva andare anche peggio se non fosse prontamente intervenuto un tassista, che ringrazio di cuore», ha detto Borrelli che ricorda, tra le sue ultime battaglie, quella contro le occupazioni abusive di case da parte dei clan.
Borrelli, racconta, si trovava davanti al suo garage, intento a parcheggiare lo scooter, quando una persona in moto con casco integrale lo ha investito «di proposito».
Borrelli, innalzata la protezione
Sarà innalzato il livello di protezione al consigliere regionale, Francesco Emilio Borrelli, dopo che ieri sera è stato investito da una moto sotto casa. «Stamattina mi ha telefonato alle 8 il questore di Napoli, Alessandro Giuliano, dicendomi che secondo lui è opportuno che sia innalzato il livello di protezione - dice all'ANSA -. Prima dovevo comunicare i luoghi pubblici dove mi recavo che per me erano più a rischio, ora dovrò comunicare alla questura tutte le volte che esco, dove vado e tutte le volte che sono casa». Il consigliere regionale di Europa Verde, alle scorse elezioni politiche, è stato eletto alla Camera dei deputati e non ha ancora optato tra le due cariche. (ANSA).
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Borrelli investito, la pista della vendetta trasversale
Nell'ultimo periodo Borrelli aveva denunciato le occupazioni abusive, da parte degli esponenti di un clan di camorra, all'interno di un palazzo storico di Pizzofalcone. La sua denuncia ha poi fatto scattare gli avvisi di sfratto per le famiglie che si trovano abusivamente all'interno dello stabile. «La Polizia ritiene che anche questa sia una pista percorribile per le indagini poiché agli inquirenti risulta che uno dei metodi più utilizzati per le vendette trasversali è proprio quello degli incidenti stradali - si sostiene nella nota di Borrelli -. I delinquenti tentano di investire la vittima e far passare l'accaduto come un semplice incidente, cercando di nascondere la premeditazione e quindi puntando, se scoperti, a pene più leggere».
«Ho sempre saputo che certe mie battaglie e denunce le avrei potute pagare caro, questa volta mi sono costate 21 giorni di prognosi e poteva andare anche peggio se non fosse prontamente intervenuto un tassista, che ringrazio di cuore - dice Borrelli - Certo, mi preoccupa la modalità con la quale queste intimidazioni vengono perpetrate, ma senza dubbio non arretrerò mai di un millimetro e anzi mi auguro che le mie azioni possano essere un punto di partenza e fare da sprone a tutti i cittadini, perché soltanto denunciando le malefatte che avvengono in questa città potremmo vivere una vita migliore. Negli anni hanno provato più volte a fermarmi con la violenza, non ci riusciranno mai».