Fiumi di cocaina e sesso, i festini hard dell'avvocato di Milano

L'avvv. Bizzarri
di Marco Aldighieri
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Martedì 16 Aprile 2019, 05:04 - Ultimo aggiornamento: 17 Aprile, 11:17
Fiumi di cocaina e sesso. Festini hard a base di droga organizzati in hotel di Padova e provincia, e in lussuosi appartamenti e attici del centro storico. A mettere mani al portafogli per acquistare la "neve" dai nordafricani, era l'avvocato Francesco Bizzarri, 51 anni, di Milano. E ieri mattina gli uomini della Squadra mobile lo hanno prelevato ad Abano dove è domiciliato in una pensione, per caricarlo sul treno diretto al capoluogo lombardo. Il legale è stato denunciato a piede libero per detenzione e spaccio di sostanza stupefacente e come richiesto dal sostituto procuratore Benedetto Roberti, titolare delle indagini, è stato raggiunto dal provvedimento dell'obbligo di dimora a Milano e non potrà allontanarsi dalla sua casa dalle 21.30 alle 6.30. Insomma, la festa è finita.

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A incastrare l'avvocato è stata una lite con un suo compagno di stanza romeno, dopo avere trascorso la serata nei locali notturni in città a sniffare coca. I carabinieri, la notte di Ferragosto 2017, sono intervenuti in un albergo di Abano e durante il sopralluogo hanno trovato tracce di cocaina. Da quel momento il legale è stato controllato sia dagli uomini dell'Arma e sia dalla polizia. Un paio di padovani, rintracciati alcuni giorni più tardi dai militari, hanno confessato di avere acquistato droga dall'avvocato e hanno raccontato dei festini hard organizzati da Bizzarri in hotel di Padova, Camposampiero, nella zona di Ponte di Brenta, Rubano, Santa Giustina in Colle e Selvazzano.

Ma non solo, anche in case del centro storico come in via San Fermo e in largo Europa. E in uno di questi party dello sballo, in un appartamento di via Avanzo all'Arcella, nel maggio del 2018 è morto un tunisino per un attacco cardiaco. Lo ha trovato sul terrazzo privo di vita il fratello. Il nordafricano, secondo l'accusa, riforniva il legale di polvere bianca. Gli inquirenti a partire dall'ottobre del 2017 hanno iniziato a intercettare al telefono Bizzarri. E hanno scoperto tutti i suoi amici spacciatori maghrebini. Acquistava la cocaina a qualsiasi ora del giorno e si dava appuntamento nei bar e accanto a negozi del centro. Molto nervoso, bestemmiava sempre e le dosi le chiamava un caffè o il bicarbonato. In una intercettazione il legale fa sapere al suo interlocutore di temere di finire in carcere. «Ho fatto un affare da 250 mila euro questa volta mi arrestano». Bizzarri ha raccontato di essersi fatto inoltrare attraverso la Pec un bonifico utilizzando l'Iban di un suo cliente morto 4 anni prima in un incidente stradale così da raggirare l'assicurazione. Alla fine della conversazione ha detto: «Maresciallo guardi che sto scherzando, non so niente, sono io il morto...».

L'ARRESTO
Il primo maggio del 2018 Francesco Bizzarri è stato arrestato dai carabinieri di Abano. Nell'occasione è stato accusato di estorsione, lesioni e atti persecutori ai danni di una straniera. Una di quelle ragazze presenti nei festini a luci rosse. Ma è stato pizzicato anche in altre occasioni e anche fuori provincia, come ad Ascoli il 21 dicembre del 2017 ancora dagli uomini dell'Arma. L'avvocato, ancora per l'accusa, era sempre alla ricerca della coca e del sesso. Era lui che organizzava le feste, che metteva a disposizioni le camere d'albergo, le ragazze e la droga. Spesso la neve però se la faceva pagare. Tutto questo fino a ieri mattina quando gli agenti lo hanno caricato sul primo treno diretto a Milano. Bizzarri ha precedenti per guida in stato di ebrezza, ingiurie, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale, insolvenza fraudolenta e false dichiarazioni sulla propria identità personale.
 
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