Si fa iniettare la prima dose da un amico, Federico muore a 23 anni: in casa c'era un terzo uomo

Si fa iniettare la prima dose da un amico: Federico Bertollo muore a 23 anni
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Martedì 20 Agosto 2019, 15:39 - Ultimo aggiornamento: 22 Agosto, 00:56

CITTADELLA (PADOVA) - Una dose letale di droga, eroina, e la vita di un 23enne finisce, in pochi istanti. La tragedia si è consumata nella casa di chi, a quel ragazzo, la droga non solo l'ha procurata, ma l'avrebbe anche iniettata. Il decesso è avvenuta nella tarda serata di ieri, 19 agosto, a Cittadella (Padova). I Carabinieri della Stazione e del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Cittadella sono intervenuti nell’abitazione di Ivano Scogliacchi, 49enne del luogo, dove si era verificato il decesso, per presunta overdose da eccessiva assunzione di stupefacenti, di Federico Bertollo, 23enne, anche lui di Cittadella, come constatato dai sanitari del SUEM 118 accorsi nel tentativo di salvarlo.

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IL 49ENNE, LA DROGA E L'INIEZIONE
Al termine degli accertamenti e dei rilievi eseguiti emergevano responsabilità nei confronti di Ivano Scogliacchi in ordine all’evento, il quale, oltre a provvedere all’approvvigionamento di eroina e cocaina, acquistati nel trascorso pomeriggio, si sarebbe prestato ad iniettare la sostanza al suo ospite, colto, successivamente, da un malore fatale che ne ha causato il decesso.

IL TERZO UOMO
C'era un terzo uomo nella casa del pusher dove è stato trovato morto Federico. Sogliacchi avrebbe iniettato la dose letale al giovane cittadellese, ma in casa con i due c'era un terzo uomo, ora non indagato, ma sul cui ruolo i carabinieri stanno svolgendo stringenti accertamenti. Intanto in carcere a Padova, davanti al gip Domenica Gambardella, si è tenuto l'interrogatorio di garanzia di Sogliacchi. Questi ha raccontato la sua versione, ovvero avrebbe sostenuto di aver procurato la droga, ma di non averla iniettata lui stesso al 23enne. Il gip ha deciso di convalidare l'arresto e di disporre la misura cautelare in carcere.

LE ACCUSE E L'ARRESTO
Alla luce dei fatti i militari hanno proceduto al suo arresto poiché ritenuto responsabile dei reati di “morte o lesioni come conseguenza di altro reato” e detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti,  provvedendo a sequestrare alcuni residui di sostanza rinvenuta in casa e materiale utilizzato per l’assunzione. L’arrestato è stato successivamente associato alla casa circondariale di Padova, mentre la salma è stata traslata nella camera mortuaria dell’ospedale civile di Cittadella, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

L'INCIDENTE DI FEDERICO, ERA QUASI MORTO: IL COMA E LA VITA DA RICOMINCIARE DA CAPO
A 14 anni era quasi morto, vittima di un incidente stradale.​ Era stato travolto da un furgone a pochi metri da casa. Prima il coma, poi la riabilitazione. Federico Bonollo, 23 anni, di Cittadella, nell'Alta Padovana, aveva dovuto ricominciare la sua vita da zero, rimparando pure a leggere e a scrivere. Era rimasto solo, senza amici, e aveva anche dovuto abbandonare gli studi di chitarra classica. Un'esistenza che gli era difficile da sopportare, tanto che si era avvicinato alla droga, l'eroina.

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