Brescia alluvione: esondati torrenti Re e Cobello, 50 persone salvate. Previsti temporali anche stasera

Strada statale e ferrovia chiusa per tutta la notte, con acqua e fango ovunque

Bomba d'acqua nel Bresciano, esonda un torrente: evacuati in 40. Il sindaco di Niardo: «Qui è il disastro»
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Giovedì 28 Luglio 2022, 11:02 - Ultimo aggiornamento: 18:51

È emergenza in provincia di Brescia dove a causa del maltempo due torrenti (il Re e il Cobello) sono esondati provocando danni ingenti. I comuni Braone e Niardo sono i più colpiti: in questo momento si sta lavorando con la Protezione civile per raccogliere e spostare i detriti (acqua, sassi, fango) che hanno letteralmente riempito le strade. Ci sono quaranta persone evacuate dalle proprie abitazioni a causa dell'odore di gas avvertito nel momento più intenso della bomba d'acqua che ha colpito ieri notte gran parte della Valle Camonica. E ci sono anche tre feriti non gravi. «A mezzanotte dopo un'ora di pioggia intensa abbiamo sentito un grande frastuono sembrava un terremoto: era il torrente esondato. Ora qui è un disastro» ha detto Carlo Sacristani, sindaco di Niardo.

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Brescia maltempo

Ore 18.00 Allerta gialla temporali dalle 18. Tre azioni di pronto intervento sono state attivate da Regione Lombardia, tramite l'Ufficio territoriale di Brescia, a seguito dei forti temporali di questa notte che hanno provocato l'esondazione di due torrenti in Valcamonica. Le azioni sono stimate tra 700mila e 800mila euro. Proseguono le operazioni per la rimozione dei detriti dal manto stradale, e permane l'interruzione della linea ferroviaria. La situazione continua a essere costantemente monitorata, in considerazione delle previsioni che prevedono nuove piogge dalle 18 dal pomeriggio, con un'allerta gialla anche per rischio idrogeologico. Trenta persone, a scopo precauzionale, rimangono evacuate, mentre sono rientrate nelle proprie abitazioni i cittadini che erano stati allontanati nella notte a Braone in quanto non sussiste più il pericolo di fuga di gas.

Al momento non è stata ritenuta necessaria l'attivazione della Colonna Mobile Regionale. Regione Lombardia ha messo a disposizione di tecnici e amministratori un elicottero per un sorvolo delle zone a monte delle aree colpite e sta supportando il Comune nelle attività di competenza, anche per l'attuazione di interventi di difesa del suolo a tutela della pubblica incolumità.

Ore 15.00 105 ragazzi evacuati da un campo estivo a Ceto e in tutta la zona della Vallecamonica, nel Bresciano, tra Niardo e Braone, mancano acqua e gas nelle abitazioni. Gli sfollati sono stati trasferiti nella palestra e nell'oratorio dei due paesi. Temendo una nuova ondata di maltempo le ruspe hanno accumulato mucchi di sabbia, terra e massi per provare a liberare la strada principale ma la situazione resta critica. Decine di auto sono bloccate dal fango e dai detriti. La Polizia locale ha spiegato: «Si è formata una sacca di acqua e fango a monte del paese, per ora non è sicuro rientrare e dobbiamo tutti stare fuori dalla case». Per precauzione sono stati fatti evacuare 105 ragazzi ospiti del campo estivo Campo Tres a Ceto, perché le strade di collegamento sono parzialmente interrotte.

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Ore 14.50 Sono in tutto 50 le persone salvate, evacuati in palestra e in oratorio.  «La situazione è drammatica, ma la macchina dei soccorsi è già intervenuta nella notte. Metteremo in sicurezza tutti in maniera molto rapida»: è il commento rilasciato all'ANSA dall'assessore all'Agricoltura di Regione Lombardia, Fabio Rolfi. Entrambi i Comuni di Niardo e Braone sono stati evacuati nella notte e gli abitanti sistemati in una palestra e in un oratorio, mentre sono stati allestiti due centri di raccolta della popolazione nei paesi di Ceto e Breno: «In poco tempo - ha aggiunto Rolfi - è arrivato un quantitativo di pioggia violenta e concentrata che ha di fatto spinto il torrente a straripare». Nella notte «si è riusciti a portare in salvo circa 50 persone», ma quanto è accaduto evidenzia ancora una volta «come la situazione climatica che stiamo vivendo - ha spiegato l'assessore originario di Brescia - rende i territori fragili ed esposti, in particolare quelli montani». La strada statale del Tonale e della Mendola è rimasta chiusa al traffico all'altezza dei due paesi per tutta la notte. Ferrovienord ha comunicato che la Ferrovia Brescia - Iseo - Edolo ha subito danni tra le stazioni di Breno e Capo di Ponte: adesso è stata disposta l'interruzione della circolazione ferroviaria tra queste due stazioni. Per le strade i cittadini segnalano la presenza di acqua e fango «ovunque». Il pronto intervento, in collaborazione con la protezione civile, ha portato avanti lo sgombero dei residenti, mentre i Comuni coinvolti «hanno provveduto a rimettere nell'alveo il torrente quando è calata la pressione dell'acqua». Adesso, ha continuato ancora Rolfi, «bisognerà pulire e progettare gli interventi di ripristino, cercando di capire anche che tipo di interventi fare dal punto di vista idrogeologico».

Ore 14.30 - Come l'alluvione del 1987. Si spala nei paesi dell'Alta Valcamonica, nel Bresciano: la bomba d'acqua ha trasformato le strade in torrenti. A 35 anni dall'alluvione che causò cinque vittime, Niardo e Braone sembrano rivivere lo stesso incubo. «È uguale ad allora: un'ora di acqua ha fatto questo disastro. Tremava tutto, venivano giù i sassi», racconta un residente che, vanga in mano, si è messo subito al lavoro. «A me il maltempo ha rotto la macchina, che era in cortile, e tutto l'appartamento è da rifare», aggiunge una donna. «Ho sentito ambulanze e vigili del fuoco - racconta un altro residente di Niardo - Pensavo a qualche fognatura saltata, invece è uguale all'alluvione del 1987».

La bomba d'acqua ha causato «una colata molto importante che s'è bloccata all'inizio del conoide e ha fatto disalveare l'alveo» del torrente Re, «ancora fuori sede», spiega il direttore della Protezione civile bresciana, Giovanmaria Tognazzi. «Per fortuna questa volta non ci sono state vittime - conclude - gli interventi fatti hanno dato dei risultati».  

Ore 13.20 Trenord, treni fermi tra Niardo e Edolo. Disagi alla circolazione in Valcamonica. I detriti trasportati dalle acque sulla sede stradale hanno comportato l'istituzione di un senso unico alternato sulla SS42 in località Braone mentre risulta bloccata la rete ferroviaria tra Niardo e Edolo. Sul posto Vigili del Fuoco, Protezione civile e forze dell'ordine sono impegnate per i soccorsi e il ripristino della circolazione stradale e ferroviaria. Si consiglia di raggiungere le località interessate, limitando gli spostamenti ai soli casi di necessità o urgenza.

 

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