Meglio «il carcere che restare ai domiciliari con mia mamma, non ci posso stare»: e la ragazza “evade di casa”

L'originale richiesta di una giovane di Ischia ai carabinieri

Meglio «il carcere che restare ai domiciliari con mia mamma, non ci posso stare»: e la ragazza “evade di casa”
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Domenica 4 Febbraio 2024, 11:12

La difficile convivenza in casa. Preferisce il carcere invece che restare ai domiciliari con la madre («Non andiamo proprio d'accordo, non ci posso stare»): succede ad una ragazza arrestata dai carabinieri a Casamicciola, sull'isola di Ischia, dopo essere stata trovata con un chilo di hashish. La giovane, residente a Pozzuoli, collocata agli arresti a casa in attesa del processo, evade e si presenta ai carabinieri chiedendo di essere trasferita in cella: i militari, però, una volta informata l'autorità giudiziaria, decidono di tenerla nelle proprie camere di sicurezza fino all'udienza davanti al giudice. Tutto inizia quando i militari del nucleo radiomobile isolano notano una 23enne che sottopongono a controlli; la giovane risulta incensurata e dice di essere sull'isola per svago ma il suo atteggiamento e le sue risposte non convincono i carabinieri.

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Una volta perquisita, viene trovata in possesso di 10 panetti di hashish per un peso complessivo di un chilo; la droga era nascosta nella borsa a tracolla.

Il tempo della stesura degli atti e di informare l'Autorità giudiziaria, e la ragazza viene trasferita nella sua abitazione di Pozzuoli in attesa del processo. I militari decidono di perquisire l'appartamento poichè lì vive, oltre alla madre, anche il fratello già noto alle forze dell'ordine. Si tratta di un ventenne che sta scontando gli arresti domiciliari; risulta giusta l'intuizione dei carabinieri che nella abitazione trovano e sequestrano una pistola semiautomatica «Beretta» calibro 7,65. L'arma, che sarà sottoposta agli accertamenti balistici per verificare un suo eventuale utilizzo in fatti di sangue o altri delitti, era nascosta nel vano per l'acqua della macchina del caffè a cialde. Il giovane viene portato in carcere e la vicenda sembra essersi conclusa ma non passa molto tempo che i carabinieri della stazione puteolana sentono suonare il citofono della caserma. Alla porta c'è la ragazza 23enne che, con la consapevolezza di essere evasa, chiede «aiuto» ai carabinieri: «Io con mamma non ci posso proprio stare, non andiamo d'accordo. Portatemi in carcere». I carabinieri, informata l'autorità giudiziaria delle incompatibilità caratteriali tra madre e figlia, manterranno la donna nelle camere di sicurezza fino al giorno del processo. La 20enne è stata proposta per l'applicazione del foglio di via obbligatorio dai comuni dell'isola d'Ischia.

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