Bologna, 15enne stuprata durante la festa dell'Unità: le scene riprese con il telefonino e usate come ricatto

Ragazzina costretta a compiere atti sessuali: altri 4 filmavano (tra cui delle ragazzine), l'accusa è di violenza sessuale di gruppo

Bologna, 15enne stuprata durante la festa dell'Unità: le scene riprese con il telefonino e usate come ricatto
di Mirco Paganelli
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Sabato 8 Aprile 2023, 06:37 - Ultimo aggiornamento: 9 Aprile, 11:55

Doveva essere una domenica sera spensierata di metà settembre, passata in compagnia di altri giovani nel parco giochi alle porte di Bologna, quello annesso alla Festa dell'Unità. E invece quella sera si è tramutata all'improvviso in un incubo per una 15enne costretta a compiere atti sessuali con un adolescente mentre gli altri quattro coetanei, tra cui delle ragazzine, filmavano il tutto. A partecipare, da quanto emerge dai primi atti dell'inchiesta, c'era anche un maggiorenne che attualmente si trova all'estero. Nei confronti dei cinque giovani che sono stati individuati dai carabinieri, a leggere nel fascicolo della procura al termine delle indagini preliminari, l'accusa è quella di violenza sessuale di gruppo. A curare gli accertamenti, per mesi, sono stati i militari della della stazione di Corticella, un rione del capoluogo emiliano.
L'ORRORE
È il 18 settembre. Nell'area del Parco Nord è in corso la serata conclusiva della kermesse democratica, la più grande d'Italia che, sulla vasta spianata di cemento, raccoglie ogni anno centinaia di migliaia di partecipanti. Tendoni, dibattiti, concerti, ristoranti, tavolate e grigliate. Una città nella città in cui non manca l'intrattenimento, anche per i più giovani, con il luna park integrato alla manifestazione che si affaccia su un'immensa area verde in cui è facile, soprattutto per dei ragazzini, trovare anfratti nascosti.

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IL PIANO
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, la giovane viene dapprima avvicinata dai coetanei in maniera amichevole.

Insieme a loro passa la serata all'insegna dello svago, nel frastuono della festa tra le mille lucine delle giostre. L'indomani dovrebbe andare a scuola, ma la temperatura ancora mite di fine estate convince la comitiva ad attardarsi. Prima di rincasare, il gruppetto si apparta in uno dei tanti angoli tranquilli del parco. Il divertimento, però, cambia presto registro, e a farne le spese è l'ignara adolescente. Stando alle indagini dei militari, infatti,la ragazzina viene costretta a compiere un rapporto sessuale con un membro del branco sotto la pressione psicologica degli altri. Un rituale macabro rafforzato dall'incitamento del gruppo. La vittima si trova così intrappolata in un contesto deviato da cui evidentemente non è in grado di uscire da sola. Come se non bastasse, la 15enne viene ulteriormente umiliata quando qualcuno sfila lo smartphone dalla tasca e glielo punta addosso per immortalare la scena in una deriva contemporanea che va ad infoltire il suo archivio di orrori. L'ennesima vittima data in pasto al digitale, l'ennesimo filmato pronto ad essere inviato ai contatti della rubrica con un tocco sullo schermo.


LE INDAGINI
Passano i giorni, ma non il ricordo della serata. Forse per il timore che i video possano finire in rete, magari consigliata da qualche confidente, la giovane decide di rivolgersi ai carabinieri e viene ascoltata in un'audizione protetta. I militari passano alcuni mesi a mettere insieme i pezzi di quella notte di metà settembre, fino a individuare i presunti responsabili. Non è ancora chiaro il ruolo giocato da ciascun membro e data la delicatezza della storia e l'età dei protagonisti, gli inquirenti mantengono il massimo riserbo. Ad ogni modo, ultimati gli accertamenti, tutti e quattro i minorenni sono stati denunciati con l'accusa di violenza sessuale sull'adolescente. Oltre alla procura dei minori, è stata informata anche quella ordinaria per vagliare la posizione dell'unico maggiorenne del gruppo. Per lui il Gip ha disposto il divieto di avvicinamento alla vittima, ma il provvedimento non gli è ancora stato recapitato perché l'indagato, che nel frattempo ha varcato i confini nazionale, si è reso irreperibile.
 

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