Si lancia dal cavalcavia, carabinieri-eroi la salvano. Il racconto del militare: «Diceva: non mi lasciare»

La ragazza ha 20 anni. Il racconto del brigadiere Pasquale Rutigliani: «A un certo punto non ce la facevamo più, le braccia erano doloranti»

Si lancia dal cavalcavia, carabinieri-eroi la salvano. Il racconto del militare: «Diceva: non mi lasciare»
di Federica Zaniboni
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Mercoledì 27 Dicembre 2023, 06:51 - Ultimo aggiornamento: 28 Dicembre, 08:52

Aveva deciso di farla finita ad appena 20 anni. Per questo la sera di Natale è salita sul ponte della strada statale 16 a Bari, pronta a gettarsi nel vuoto. A salvarla sono stati due carabinieri del nucleo Radiomobile, che sono riusciti ad afferrarla quando già era a penzoloni sul cornicione, aggrappata per le mani. Per oltre dieci minuti, i militari l'hanno trattenuta in attesa dell'arrivo dei vigili del fuoco, mettendoci tutta la forza possibile per non lasciarla andare. Il post di Meloni: «Ringraziamento speciale a questi eroi in divisa».

IL RACCONTO

Non appena i pompieri sono arrivati sul posto, la ragazza è stata finalmente riportata a terra e messa in sicurezza definitivamente. «A un certo punto non ce la facevamo più, le braccia erano doloranti ha raccontato il brigadiere Pasquale Rutigliani, ma non potevamo mollare la presa. Soprattutto perché lei ha detto "non mi lasciare"».
L'intervento dei carabinieri è iniziato verso le 19.30, con la segnalazione di una ragazza che camminaca sulla tangenziale, e durato circa mezz'ora.

Quando sono giunti sul posto, lei era già sul cornicione. Questione di pochi passi: sarebbe presto precipitata nel vuoto.

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«Non voleva che ci avvicinassimo hanno spiegato i militari e a quel punto abbiamo iniziato a dialogare con lei, provando a tranquillizzarla e a convincerla a non buttarsi». Attimi di tensione, con la giovane ancora determinata a portare a termine ciò che aveva iniziato. «Abbiamo capito che non c'era più tempo da perdersi quando, mantenendosi con le mani alle inferriate, ha abbandonato il corpo rimasto a penzoloni nel vuoto». Il rischio, naturalmente, era che con le sue sole forze la ragazza non resistesse a lungo prima di precipitare al di sotto. Rutigliani e il collega Cespites, appuntato scelto a sua volta intervenuto la sera di Natale, non ci hanno pensato due volte e l'hanno afferrata da sotto le braccia. Per dieci interminabili minuti, sono riusciti a trattenerla, finché grazie ai vigili del fuoco la 20enne è stata messa in sicurezza. «Quando ci ha detto "non mi lasciate, aiutatemi", abbiamo capito che non voleva andasse così come deciso. Non ha dato spiegazioni sul perché della sua scelta, era agitatissima. Sono stati momenti concitati, ma se ci penso ora posso dire che è stato bello, specie perché il salvataggio è avvenuto nel giorno di Natale».

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