Angelini, il gip archivia il braccio di ferro tra sorelle sul patrimonio: il patron era "capace di intendere e di volere"

Il patron del colosso farmaceutico era «capace di intendere e di volere». La figlia minore e il genero erano stati indagati per false comunicazioni sociali

Angelini, il gip archivia la disputa sulle società: «Sedute del cda regolari»
di Valeria Di Corrado
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Mercoledì 27 Settembre 2023, 23:47 - Ultimo aggiornamento: 23:51

Nella disputa sul passaggio generazionale avvenuto nel gruppo Angelini arriva una nuova pronuncia giudiziaria. Il 22 settembre scorso il giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Roma, Maria Gaspari, ha disposto l’archiviazione del procedimento penale nei confronti di Thea Paola Angelini, figlia minore del patron Francesco, e di suo marito Sergio Marullo Di Condojanni. Erano stati infatti indagati per il reato di false comunicazioni sociali, sulla base di una denuncia-querela presentata il 12 dicembre 2019 dalla secondogenita Maria Gioella Angelini.

L’accusa

Quest’ultima, come riportato nell’ordinanza di archiviazione, sosteneva che «i verbali delle assemblee dei soci della Angelini Finanziaria spa del 3 luglio 2019 e del 31 ottobre 2018 e il verbale dell’assemblea straordinaria della Angelini Finanziaria Holding srl del 26 luglio 2018 darebbero conto di una partecipazione attiva di suo padre Francesco Angelini, il quale - invece all’epoca era incapace di intendere e di volere e vittima di circonvenzione di incapace» da parte, appunto, della sorella Thea Paola e del cognato.

Accusa già respinta dal Gip di Velletri con decreto di archiviazione dell’1 giugno 2021. Come dimostrazione della sua tesi accusatoria, Maria Gioella aveva allegato un video da lei registrato di nascosto il 3 luglio 2019 dal quale si evincerebbe che l’anziano genitore «è stato semplice spettatore e non ha partecipato ad alcuna dichiarazione di voto». Il 9 dicembre 2021, però, il pm romano titolare del fascicolo aveva avanzato richiesta di archiviazione sostenendo che «le eventuali falsità» denunciate non riguardano «la situazione economica, patrimoniale o finanziaria della società o del gruppo», come prevede il reato di false comunicazioni sociali, e che il procedimento stralcio per circonvenzione di incapace, mandato alla Procura di Velletri per competenza territoriale, è già stato archiviato sulla base, fra l’altro, della perizia psichiatrico-forense del professore Fabrizio Iecher. Maria Gioella non si è arresa e ha proposto opposizione all’istanza della Procura capitolina, allegando ulteriore documentazione medica che dimostrerebbe le «compromesse condizioni di salute psichica e fisica» del padre ed evidenziando che «l’ultimo atto esaminato dal perito Iecher risale al marzo 2018, mentre i fatti oggetto del procedimento per false comunicazioni sociali (in cui erano indagati la sorella e il cognato, ndr) sono successivi». Per corroborare la richiesta di archiviazione il pm, il 9 novembre scorso, aveva argomentato la sentenza del tribunale civile di Velletri, del 30 settembre 2022, con la quale è stata respinta la richiesta di interdizione di Francesco Angelini, ritenendo «idoneo e sufficiente un’amministrazione di sostegno».

La decisione

Alla luce di questo quadro, il gip del Tribunale di Roma sostiene che «non ricorrono gli elementi costitutivi del reato di false comunicazioni sociali» nei confronti di Thea Paola Angelini e del marito, in quanto «la falsità è rilevante se riguarda dati informativi essenziali sulla situazione economica, patrimoniale o finanziaria della società e tale non può ritenersi una falsa o omessa informazione sulle condizioni di salute degli amministratori». Anche perché «risulta dagli atti processuali che Angelini, all’epoca dei fatti, era capace di intendere e di volere e non era vittima di circonvenzione di incapace». Secondo il giudice Maria Gaspari, considerato che nell’assemblea straordinaria del 26 luglio 2018 c’era un notaio, «fino a prova contraria si presume che non abbia avuto alcun dubbio sulla capacità di Francesco Angelini». La sua vita si svolge ora tra le mura della sua villa di Grottaferrata.

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