«Sono molto contento - racconta il parroco - e vedo le persone attente e disponibili: la gente ha capito che il momento è serio e che bisogna stare attenti, ma noi ci siamo organizzati per evitare qualunque rischio». Nell’area antistante la chiesa sono posizionate le sedie, rigorosamente a 1 metro l’una dall’altra, con il sacerdote e l’organista a debita distanza; i fedeli devono seguire un percorso obbligato per andarsi a sedere, ma saranno guidati dai volontari del gruppo di Protezione civile Cisom (Corpo italiano soccorso ordine di Malta). L’eucarestia viene distribuita direttamente dal celebrante, che gira tra le sedie indossando mascherina e guanti. Poi, ogni seduta viene disinfettata con prodotti specifici, così come già fatto puntualmente nella chiesa vecchia, che ospita invece le celebrazioni dei giorni feriali.
«Abbiamo preso ogni precauzione, ma sappiamo che ormai tutti sanno quali regole seguire - aggiunge don Sabatino Fioriti - e siamo pronti anche a spostarci all’interno del salone parrocchiale in caso di maltempo».
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