Lunghe file alle Poste, da oggi rischio assembramenti per il pagamento delle pensioni

Lunghe file alle Poste, da oggi rischio assembramenti per il pagamento delle pensioni
di Marco Cusumano
3 Minuti di Lettura
Giovedì 26 Marzo 2020, 09:47

Da oggi inizia la riscossione anticipata delle pensioni con la speranza di evitare pericoli assembramenti davanti agli uffici postali. Un problema che a Latina si sta vivendo da giorni, pur senza particolari scadenze.

Davanti all'ufficio delle Poste Centrali si formano lunghe code ogni mattina. Si tratta in gran parte di persone che devono effettuare operazioni che richiedono una presenza fisica e che dunque non posso sbrigare la pratica online. Ma oggi e nei prossimi giorni la situazione potrebbe ulteriormente peggiorare, al punto che Poste Italiane ha stilato un calendario per ritirare la pensione evitando il più possibile l'accalcamento davanti agli uffici.

E' opportuno ricordare che tutti coloro che hanno attivato l’accreditamento della pensione possono prelevare il denaro contante da tutti gli Atm Postamat, anche negli uffici chiusi al pubblico, evitandosi così di recarsi fisicamente in uffici affollati. Chi deve necessariamente riscuotere la pensione allo sportello può delegare un parente, evitando così spostamenti per le persone più anziane.

IL CALENDARIO
In ogni caso le pensioni del mese di aprile verranno accreditate in anticipo, a partire dal 26 marzo secondo questa turnazione alfabetica: i cognomi dalla A alla B giovedì 26 marzo; dalla C alla D venerdì 27 marzo; dalla E alla K la mattina di sabato 28 marzo; dalla L alla O lunedì 30 marzo; dalla P alla R martedì 31 marzo; dalla S alla Z mercoledì 1 aprile.

«In questa fase - spiega Poste Italiane - ciascuno è invitato ad entrare negli uffici postali esclusivamente per il compimento di operazioni essenziali e indifferibili».

LE MASCHERINE
C'è però più di qualche problema di sicurezza. A Latina, nei giorni scorsi, erano in funzione soltanto due sportelli, non per mancanza di personale ma di mascherine: soltanto due erano disponibili. In attesa delle forniture, la situazione dovrebbe migliorare con l'imminente installazione di pannelli in plexiglass per dividere il personale dalla clientela, con una maggiore sicurezza per tutti. 

A Formia, visto che gli impiegati sono senza mascherine e altri dispositivi di sicurezza, il direttore ha deciso di chiudere l’ufficio del quartiere San Giulio. I cittadini che ieri si sono recati di buon’ora presso l’ufficio postale del quartiere hanno trovato una brutta sorpresa. Erano le 8 e, nonostante la temperatura rigida, in una fila ordinata, già c’erano dieci persone. A quel punto un impiegato è uscito fuori annunciando la chiusura dell’ufficio "per la mancanza di mascherine e presidi atti a garantire la sicurezza dei dipendenti”.

A nulla sono valse le proteste dei cittadini, per la chiusura di un ufficio pubblico senza programmazione né preavviso, con pacchi e raccomandate giacenti proprio in quell’agenzia.

Sono stare allertate anche le forze dell’ordine per quello che viene giudicato dagli utenti “un evidente disservizio”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA