Europei nel 2021 ma resta il rebus dello scudetto

Europei nel 2021 ma resta il rebus dello scudetto
di Emiliano Bernardini
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Mercoledì 18 Marzo 2020, 07:30

Arrivederci al 2021. Alla fine ha prevalso la linea che l’Italia aveva portato avanti per prima. Fin dal Congresso di Amsterdam del 3 marzo: terminare quello che si è iniziato per evitare il collasso economico del sistema. La Uefa ha optato per la scelta più semplice e sicura, forte soprattutto del fatto che avrà priorità per Champions ed Europa League (Qualche lega, vedi la Premier, potrebbe optare per assegnare lo scudetto senza finire la stagione). Gli Europei si disputeranno tra 12 mesi: dall’11 giugno all’11 luglio. Tra un anno di sicuro sarà più semplice giocare e soprattutto si evitano una serie di problemi legati all’ipotesi della finestra invernale (23 novembre-23 dicembre). Un’idea che non aveva trovato consensi soprattutto nella Federazione inglese (tra le più ricche). Priorità alle competizioni per club, questa la linea su cui si sono trovate d’accordo Uefa, federazioni, leghe, club e calciatori riunitesi ieri in videoconferenza. «Prima di tutto viene la salute di tutti coloro che sono coinvolti nel calcio» ha spiegato l’Uefa in una nota. E il presidente Aleksander Ceferin ha aggiunto: «È in questi momenti che la comunità calcistica deve mostrare responsabilità, unità, solidarietà e altruismo». Di fatto anche il sergente di ferro che guida il massimo organismo calcistico europeo si è dovuto arrendere all’evidenza rispetto all’impuntatura dei giorni scorsi per cui l’Europeo era la priorità. Anche Andrea Agnelli, presidente della Juve e della Eca e membro della Uefa ExCo ha dichiarato: «La decisione testimonia l’unità e gli sforzi collaborativi delle parti interessate». Tutto rinviato al 2021 con buona pace della Fifa e del suo presidente Infantino (che ora vanta un bel credito) che di conseguenza ha dovuto rinviare la prima edizione del Mondiale per club a 24 squadre, che avrebbe dovuto svolgersi a giugno del prossimo anno in Cina. L’Europeo si disputerà con gli stessi 20 paesi che hanno già raggiunto il primo turno, e ai quali verranno aggiunti i quattro che devono ancora giocare gli spareggi (posticipate anche le qualificazioni). Confermati anche i sorteggi dei gironi. 

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TROPPI TURNI INFRASETTIMANALI
Posticipato l’Europeo, per la Uefa ora Champions ed Europa League diventano prioritarie. Tanto che se necessario verranno annullati gli slot esclusivi nei campionati per giocare le coppe nei week-end. D’altronde portano diversi miliardi (circa 3) nelle casse di Nyon che non reggerebbe un rinvio anche di queste. Per queste che Ceferin vuole rimanere inalterati i format in modo da non dover perdere soldi dei diritti tv. Per l’Europa League si è ipotizzata la ripartenza il 30 aprile e per la Champions il 5 maggio, con le due finali in calendario il 24 e il 27 giugno si parla di final four o final eight ma ci sarebbe un piano anche per luglio). Un problema per l’Italia che ha un calendario già strapieno (Figc e Lega di A ne hanno parlato parecchio). L’ipotesi di 9 turni infrasettimali al momento è impensabile. Più di qualche club ha mostrato agitazione perché puntava a far prevalere i campionati sulle coppe, anche per i ricavi da diritti tv. Come e quando si riprenderà resta un grande punto interrogativo. Difficile stabilire come il virus proseguirà la sua corsa e soprattutto bisogna considerare che in Europa ci sono ritardi tra nazione e nazione. Non a caso sono stati creati due appositi tavoli. Uno con la partecipazione delle leghe nazionali e dei rappresentanti di club per esaminare le soluzioni di calendario che consentirebbero il completamento della stagione in corso. Il secondo per calcolare i danni economici: l’Uefa ha chiesto alle federazioni e ai club stessi di contribuire a sostenere il costo economico, 400 milioni di buco, derivante dallo slittamento della competizione. Anche se a Nyon hanno un fondo rischi da 575 milioni. La Federazione italiana, dal canto suo, dovrà togliere dal bilancio di quest’anno (andranno al 2021) 16 milioni derivanti dalle amichevoli della Nazionale e dalla partecipazione al primo turno dell’Europeo.

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