OSSERVATO SPECIALE
Il tecnico biancoceleste sta preparando Radu, Lulic e Acerbi sia alle incursioni sulla destra che alle finte di sinistro utili a saltare l’uomo e ad accentrarsi per scagliare un tiro potente. Ed è proprio di queste caratteristiche che si è innamorato Fonseca sin dal primo istante che lo ha allenato - un po’ come Di Francesco nell’estate del 2017 quando è arrivato alla Roma e lo ha lanciato - a tal punto da chiedere al ds Petrachi di levarlo immediatamente dal mercato perché sarebbe stato una delle pedine fondamentali della sua squadra. Desiderio esaudito, tant’è che Pallotta il 15 agosto ha ufficializzato il rinnovo del contratto fino al 2023, anche perché il valore del turco quest’anno potrebbe salire alle stelle rappresentando così una plusvalenza in ottica di una futura cessione. Trattare Under come una scommessa ormai non ha più senso perché nei due anni trascorsi in giallorosso ha dimostrato di avere le carte in regola per diventare un pilastro della squadra, anche se lo scorso anno le cose non sono andate come previsto.
FUTURO DA SCRIVERE
Gli infortuni gli hanno rovinato la seconda parte della stagione lasciandolo in infermeria per più di tre mesi a causa di ripetuti problemi muscolari. Con Claudio Ranieri in panchina il gol non è mai arrivato e non ha mai giocato per più di 65 minuti, un bottino povero rispetto a quello che avrebbe potuto dare, complici anche alcuni comportamenti fuori dal campo che non stati digeriti da club e allenatore. Ma oggi Under è un calciatore nuovo pronto a essere sotto le luci della ribalta a soli 22 anni: un futuro da scrivere in giallorosso e, se Pallotta non sarà in grado di trattenerlo, nei più blasonati club europei che questa estate lo hanno cercato. Dal Bayern Monaco al Tottenham passando per l’Arsenal, tutti stanno tenendo sotto osservazione l’attaccante che, però, ha giurato amore alla Roma: «Spero di restare a lungo», il desiderio espresso appena apposta la firma sul contratto. Starà al presidente esaudirlo.
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