Vincere una finale indossando la fascia di capitano sul campo Benito Stirpe dove gioca il Frosinone in serie A non capita certo tutti i giorni…
«Sì, è stato un momento bellissimo e indimenticabile. La vittoria nella finalissima ottenuta sulla formazione della Puglia è stata fantastica ma devo dire che tutto il torneo è stato entusiasmante».
Oltre ad essere stato il capitano della squadra, ha realizzato anche tre gol. Quale ritiene il più bello?
«Segnare è sempre bello e importante: il primo è stato contro la Campania, il secondo nella lotteria dei rigori contro la Lombardia, il terzo nella finale con la Puglia. Forse quest’ultimo, messo a segno con un calcio di punizione da trenta metri, è quello che ricordo con maggiore piacere».
La gara più difficile del torneo?
«Di sicuro la semifinale contro la Lombardia che abbiamo vinto ai rigori dopo lo 0-0 maturato nel corso dell’incontro».
Nei momenti di euforia del dopo-partita contro la Puglia e la conquista del trofeo, ha voluto ringraziare sia il tecnico Marco Ippoliti che Stefano Scaricamazza…
«Lo ritenevo giusto, sia nei confronti del selezionatore regionale che mi ha dato fiducia e, non da meno, del mister Scaricamazza che mi ha permesso di mettermi in luce in Eccellenza con la Valle del Tevere: due persone importanti nella mia vita sportiva».
Quali sono i suoi progetti futuri?
«L’aspirazione principale rimane quella di potermi inserire nel calcio professionistico e giocare in squadre di alto livello. Non è facile: lo so bene io come tanti altri ragazzi della mia età che sognano un futuro positivo nel mondo del calcio. Sicuramente ce la metterò tutta per provare a raggiungere questo obiettivo».
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