Il tema della difesa comune è uno degli indici della nuova sensibilità europeista del M5S che pur non rinunciando al referendum consultivo sulla moneta unica e proponendo una non meglio precisata «clausola di opt-out permanente» dimostra una volontà di partecipazione critica ma organica alle politiche europee.
Castaldo inaugura la campagna con un tema caldissimo: l' Afghanistan dal 2001 al 2017. Si parlerà della situazione afgana prima del conflitto, dell'avvento del regime dei talebani e dell'impegno umanitario «in un processo di ricostruzione certamente non facile». Ospiti del dibattito condotto da Castaldo saranno alcuni esponenti della società civile afgana: Rahmatullah Hanefi (ex-direttore dell’ospedale di Emergency a Lashkargah), Nor Ahmad Noorani (medico), Rahamatullah Mohammadi (medico), Shadikhan Qalawal (assistente sanitario, rifugiato politico) e Palwasha Hazrrati (insegnante e attivista per i diritti umani) «che hanno vissuto da vicino l'orrore della guerra e sono giunti in Italia per portare all'attenzione dell'opinione pubblica le loro istanze e quelle di un Paese martoriato, piegato, distrutto dai conflitti».
Domani invece il deputato Manlio Di Stefano e l'europarlamentare Marco Valli saranno a Milano in un incontro pubblico per cominciare i test di condivisione pubblica dei temi politica internazionale «su cui gli iscritti al M5S si pronunceranno, attraverso delle votazioni online, per costruire il programma di politica estera che il MoVimento porterà al governo». Tra i quesiti mirati a riprogrammare gli assetti di politica estera che potrebbero trovarsi a votare gli iscritti al blog di Beppe Grillo ci sarà proprio la Nato.
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