Le divisioni deturpano il volto della Chiesa. E in effetti non è un bel vedere, né un esempio edificante per i fedeli. Ma tant’è. Il blocco dei curiali, per esempio, ha ben poco in comune con l’area nordamericana aperta, trasparente, abituata a stare sotto l’occhio dell’opinione pubblica. Tra le quinte si opera. C’è chi lavora per una transizione gattopardesca e chi vorrebbe il coraggio roncalliano. Il Regno, rivista intelligente dei Dehoniani, ha scritto: «attendiamo un Papa che sia coraggioso e riformatore. Senza cambiamento deciso di tanti aspetti della vita della Chiesa e delle sue istituzioni la ripresa dell’evangelizzazione non può decollare».
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