Ma c'è anche il capitano della Lazio in prima persona, tramite il proprio profilo Facebook, a rispondere stamattina: «In merito alle uscite giornalistiche di questa mattina, la cosa che più mi ferisce e mi disgusta è vedere la mancanza di rispetto da parte di alcuni miei colleghi. Invece di rendersi conto che, "nonostante" l'arresto, tutte le accuse nei miei confronti sono cadute, vengo considerato come un delinquente. Solo io e le persone che mi sono state vicino in questi due anni sanno cosa ho dovuto affrontare. Sono cose che non auguro a nessuno, nemmeno a te...caro Riccardo Meggiorini».
Il caso rientra, Meggiorini nel pomeriggio chiede scusa su facebook: «È doveroso chiudere questa vicenda che ha scatenato reazioni e polemiche che io, in assoluta buona fede, non avrei mai voluto innescare. Credo che il mio amico Dalla Bona abbia detto cose giuste nella sua intervista a Gazzetta. E io, ripostandola, volevo fargli capire la mia vicinanza. Detto questo, mi scuso pubblicamente per aver allargato la mia indignazione anche a persone che hanno vissuto momenti difficili e che ora giustamente cercano di lasciarli alle spalle. Non sono nessuno per permettermi di giudicare gli altri, ma purtroppo è questo il messaggio che è passato. Mi dispiace molto».
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