DIAS E BIAVA
Da epurato a riabilitato, strana lavita. Il riscatto di Dias è completo. Sicuro partente la scorsa estate, furioso per il taglio dalla lista Uefa a inizio stagione, André ora si becca la preghiera biancoceleste: «Resta». Era a un passo dalla Fiorentina a gennaio, Reja lo ha convinto. Il Gremio prima, l'Atletico Mineiro dopo, c'è pure il richiamo del Brasile ancora, ma l'affetto per la Lazio è intatto. Aspetta una chiamata ufficiale da Lotito, il difensore è pronto a dire sì e firmare. A quel punto in estate farebbe pure una pulizia al ginocchio. Per tornare giovanotto. A quasi 37 anni, Biava, non può chiedere di più: “Priorità alla Lazio”, assicura l'agente Parretti. Ci mancherebbe. Biava è l'esempio di chiunque arriverà o crescerà in difesa: “A breve decideremo con Lotito”. Giuseppe sta bene a Roma e non vuole muoversi. Qualche acciacco di troppo a inizio stagione, nel derby cercava addirittura l'anticipo a centrocampo. Rinato. Se non arrivasse il prolungamento, potrebbe appendere gli scarpini al chiodo.
MAURI
Aveva una promessa di Lotito, ora pretende il rinnovo: Mauri chiede un biennale a 1,5 milioni a stagione. Un aumento. Ma la Lazio dovrà però tenere conto del rischio di un nuovo processo sportivo, dopo gli ultimi spifferi di mister Y Bazzani a Cremona e gli altri accertamenti ancora in corso. A 34 anni però Stefano sogna un fine carriera “rappresentativo” alla Totti (più vicino alla porta),
KLOSE
È ancora pensieroso. Orientato a rimanere un altro anno alla Lazio, Klose. Ma l'impressione è che possa continuare a tergiversare. Le richieste non gli mancano: il pericolo più grande è rappresentato dai Los Angeles Galaxy. È a fine carriera, come Postiga d'altronde: il nuovo attaccante sente ancora dolore al polpaccio, ma spera d'esserci domenica. Con Miro, per una pesca di gol al tramonto.
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