"Grace of Monaco", i Grimaldi si rifiutano di presenziare alla prima del film a Cannes

Nicole KIdman
di Gloria Satta
3 Minuti di Lettura
Sabato 5 Aprile 2014, 15:07 - Ultimo aggiornamento: 6 Aprile, 19:53
Il fantasma di Grace aleggia sulla Croisette e una polemica di sangue blu rischia di funestare, il prossimo 14 maggio, l’inaugurazione del Festival di Cannes.

Il principe Alberto II di Monaco e le sorelle Caroline e Stéphanie hanno deciso di disertare la proiezione di Grace of Monaco, il bio-pic dedicato alla mitica mamma (resuscitata da Nicole Kidman) e scelto per aprire in pompa magna il 67mo Festival. Avevano chiesto di vedere il film in anticipo, ma il produttore Pierre-Ange Le Pogam ha detto no. Risultato: l’anteprima mondiale di Grace of Monaco (nelle sale italiane il 15 con Lucky Red) avrà luogo senza i Grimaldi.



Ma questo è solo l’ultimo episodio di una polemica che va avanti da oltre un anno, da quando il regista francese Olivier Dahan (specializzato in bio-pic: era suo La vie en rose su Edith Piaf-Cotillard) ha preso in mano il film mettendo insieme un cast stellare in cui figurano anche Tim Roth nel ruolo del Principe Ranieri III, Paz Vega che fa la Callas, Frank Langella nella parte del consigliere spirituale di Grace. I Grimaldi definirono la sceneggiatura «infedele e superficiale, inutilmente glamour, piena di inesattezze storiche». Dahan reagì rivendicando la libertà creativa: «Non sono un documentarista», puntualizzò, «e ho il diritto di romanzare la realtà».



LA STORIA

E a giudicare dalle prime immagini - patinatissime - del film già filtrate (ambienti da favola, abiti da sera spettacolari, riprese controluce, corse in spider sulla Corniche, drammatici faccia a faccia), Grace di Monaco somiglia proprio a un romanzone concepito per stregare le platee di tutto il mondo. La sceneggiatura prende in considerazione un breve periodo della biografia della Principessa che abbandonò la carriera di star hollywoodiana per sposare Ranieri: i mesi del 1962 in cui la sovrana di Monaco riceve da Hitchcock la proposta di tornare sul set per interpretare Marnie.

Tentazione fortissima: «Il cinema», dice la principessa in una scena del film di Dahan, «mi manca». Ma alla fine prevale la ragion di stato, Hitchcock viene elegantemente liquidato e il ruolo principale del celebre thriller va a Tippi Hedren. «Ho cercato di capire i motivi profondi che spinsero la principessa ad abbandonare il cinema nel momento del massimo successo», spiega il regista.

Cosa temono i Grimaldi? Che il film enfatizzi lo scontro fra i loro genitori e Ranieri ne esca fuori come un uomo possessivo, dispotico e intenzionato a controllare la vita della moglie. E che l’indimenticata mamma, morta in un incidente d’auto nel 1982, venga descritta come una donna tutto glamour (la Kidman è bellissima) e poca sostanza.



IL FESTIVAL

In ogni caso, la polemica su Grace of Monaco contribuisce a surriscaldare in anticipo Cannes 2014 che si preannuncia ad alto tasso di eventi e di star. Il cinema italiano è in fibrillazione perché, nell’anno dell’Oscar, rischia di non figurare in concorso. I film dei maestri non sono pronti. Non si sa ancora se Martone farà in tempo a terminare il montaggio de Il giovane favoloso su Leopardi. E tra i papabili per la Croisette ci sono Le meraviglie di Alice Rohrwacher, con Alba Rohrwacher e Monica Bellucci (ma potrebbe andare al Certain Regard) e Un ragazzo d’oro di Avati con Scamarcio, Sharon Stone e Capotondi. Si parla anche della possibile presenza, in una sezione collaterale, di La trattativa di Sabina Guzzanti sui rapporti tra Stato e mafia.E avrebbe qualche chance Incompresa di Asia Argento con Charlotte Gainsbourg e Gabriel Garko.

Quanto agli stranieri, vengono considerati pronti per il decollo verso la Costa Azzurra i fratelli Dardenne (con Duex jours, une nuit, interpretato dalla Cotillard), Fatih Akin (The Cut), Olivier Assayas conSils Maria (la star è Juliette Binoche), Bonello con il ”suo” Saint Laurent, Laurent Cantet con Retour à Ithaque, l’habitué Ken Loach con Jimmy’s Hall, Mike Leigh con Mr. Turner, Zhang Yimou conComing One. E se poi ci sarà Abel Ferrara con Welcome to New Yorksullo scandalo Strauss-Khan (interpretato da Depardieu), a Cannes la temperatura rischia di farsi incandescente.

© RIPRODUZIONE RISERVATA