Nell'inchiesta, condotta dai carabinieri del Noe e coordinati dai pm Eugenio Fusco e Pasquale Addesso, ci sarebbe una serie di conversazioni intercettate tra Ciriello e alcuni funzionari delle due società nelle quali lo stretto collaboratore di Maroni avrebbe pressato gli interlocutori per far assegnare i due contratti, agendo, secondo l'accusa, per conto e su mandato del governatore.
Da quanto si è appreso, inoltre, il contratto di collaborazione con Expo assegnato a Maria Grazia Paturzo riporta come data di inizio il 21 novembre del 2013 (durata due anni). Più o meno nello stesso periodo un'altra ex collaboratrice di Maroni, Mara Carluccio, avrebbe ottenuto un contratto da parte di Eupolis. In relazione a quest'ultimo contratto, gli inquirenti avrebbero accertato anche un accordo tra più soggetti.
Verifiche sono in corso da parte degli investigatori per capire se le due persone assunte effettivamente esercitassero le prestazioni indicate nei contratti. Gli inquirenti, dopo aver accertato lo scorso 4 luglio il presunto reato e aver iscritto Maroni e Ciriello nel registro degli indagati, hanno disposto due giorni fa perquisizioni a Roma e Milano e stanno procedendo alla convocazione di indagati e testimoni.
Poi gli atti dell'inchiesta, nella quale si stanno valutando anche altri ipotesi di reato, potrebbero essere trasferiti per competenza territoriale una parte a Milano e una parte a Roma.
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