Brasile-Olanda, la partita che non piace
Squadre depresse e senza voglia di giocare

Brasile-Olanda, la partita che non piace Squadre depresse e senza voglia di giocare
di Gianfranco Teotino
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Venerdì 11 Luglio 2014, 11:56 - Ultimo aggiornamento: 12 Luglio, 11:22
RIO DE JANEIRO - Per me importante il primo posto. Chiaro che se uno indossa una maglietta come quella del Brasile, deve sapere che gioca per una nazione e rappresenta milioni di persone. Ma se chiedete a me, vi rispondo che se arrivare primo non possibile, preferisco combattere per altre cose (Dani Alves). «Per il Brasile il terzo posto è niente» (Marcelo). «Non vorremmo giocare, ma dobbiamo farlo per forza» (Hulk). «Volevo la Coppa, come posso pensare adesso al terzo o al quarto posto?» (Robben). «La finale per il terzo posto non dovrebbe essere giocata. Lo dico da 10 anni. Le squadre che perdono in semifinale debbono essere orgogliose di essere fra le prime quattro e tornare a casa» (van Gaal).

Nulla di buono

Se le premesse sono queste, non c’è da aspettarsi molto di buono da questo Brasile-Olanda che pure dovrebbe essere una delle sfide più belle del mondo. Eppure, quattro anni fa, in Sudafrica, i tedeschi, dopo avere battuto per 3-2 l’Uruguay, esultarono quasi come avessero vinto un Mondiale. Molti di quei giocatori stavolta si giocheranno il titolo domenica al Maracana, a dimostrazione che forse quel tipo di partita non è poi così inutile, può essere una tappa importante in un percorso di crescita. E’ un po’ quello che dice Felipao Scolari, uno che in questi giorni sembra vivere in un mondo tutto suo, nel tentativo di razionalizzare una disfatta che non gli verrà mai perdonata. Il pericolo è che domani a Brasilia la Seleçao sia contestata, quantomeno fischiata dal pubblico. E’ anche per questo che Dilma Rousseff, la presidenta, non ci sarà, anche se non vive distante dallo stadio. Già deve mantenere la promessa di andare domenica a consegnare la Coppa. Magari all’Argentina, pensate che beffa.

Neymar ci sarà

Ci sarà invece Neymar, da ieri è tornato a fianco dei compagni. Ha voluto anticipare la sua visita, per ricreare un clima di complicità nel gruppo. Del resto, dallo spogliatoio cominciano a filtrare, un po’ com’era successo all’Italia dopo l’eliminazione, voci di contrapposizioni fra i vecchi e i giovani, che in qualche modo avrebbe imposto l’inatteso impiego di Bernard. In tutto questo caos, hanno ovviamente destato sensazione gli insulti di Wagner Ribeiro, procuratore di Neymar, all’indirizzo di Felipao. Strano, perché comunque proprio intorno a Neymar Scolari negli ultimi due anni ha costruito il suo Brasile. Brasile-Olanda sarà la partita degli addii. L’ultima di Scolari, nonostante i suoi stizziti tentativi di autodifesa. L’ultima di van Gaal, pronto alla nuova avventura sulla panchina del Manchester United. Il sostituto di Scolari è ancora incerto, anche se Tite resta favorito. Il sostituto di van Gaal invece c’è già: Hiddink, un altro vincente.
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