La circostanza emerge dalla richiesta di proroga delle indagini preliminari che la procura di Benevento, ha trasmesso al al gip Flavio Cusani. Uno degli avvisi di proroga è stato notificato nei giorni scorsi alla De Girolamo ed altre cinque persone. La richiesta è stata firmata dal pool di sostituti titolari del fascicolo: Giovanni Tartaglia Polcini, Nicoletta Giammarino e Flavia Felaco.
L'ex ministro, a quanto si è appreso, risulta iscritta nel registro della procura dal dicembre scorso. I reati ipotizzati a vario titolo dagli inquirenti vanno dall'abuso d'ufficio, alla truffa e turbativa di gara. Ai tre nomi già noti - Felice Pisapia (ex direttore amministrativo della Asl Benevento), Michele Rossi (direttore generale Asl) e Mino Ventucci (direttore sanitario) - si sono aggiunti dunque i nomi dell'ex ministro Nunzia De Girolamo e da due suoi collaboratori, Luigi Barone e l'avvocato Giacomo Papa.
Sulla vicenda, in una riflessione affidata al quotidiano Ottopagine - è intervenuta De Girolamo, attuale capogruppo alla Camera del Nuovo Centrodestra: «Vengo a conoscenza, con la richiesta di proroga
delle indagini, che sono all'attenzione della Procura della Repubblica fatti che mi riguarderebbero.
Mai, invero, ho ricevuto informazioni di garanzia, e neanche è da ritenersi tale l'atto ora notificatomi. Sono assolutamente serena e fiduciosa dell'operato dei Magistrati. La notifica della richiesta di proroga delle indagini preliminari è un atto dovuto, obbligatorio e comunque a garanzia dell'indagato. La richiesta di proroga riguarda numerose posizioni cosicchè non è possibile stabilire quali indagini riguarderebbero la mia persona». «Ma, in coscienza - ha aggiunto - , mi ritengo estranea a tutti i reati oggetto del procedimento. Comunque, dichiaro la mia piena disponibilità a fornire ogni chiarimento alla Procura della Repubblica, se sarà ritenuto utile. Spero, soprattutto, che i pubblici ministeri facciano luce al più presto su questa vicenda nella quale sono sicuramente persona offesa dei reati. Ho, infatti, tramite i miei legali, denunziato immediatamente alle competenti autorità tutte le violazioni commesse ai miei danni».
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