NUMERI DA GRANDE
De Sanctis rimane imbattuto pure contro il Bologna: è la quinta volta su sei gare. Solo una rete subita. In Europa nessuna big ha una difesa così, nella circostanza diversa, con Torosidis titolare al posto di Maicon (il greco è il diciottesimo giocatore utilizzato da Garcia). Giusto l’Olympiakos ha preso solo un gol, in Grecia, in un torneo che non è prestigioso e competitivo come il nostro o altri di questo continente. La Roma ha già segnato 17 reti, con 9 marcatori diversi (10 se si conta il tiro di Maicon deviato da Cacciatore nella partita contro il Verona) e, contro il Bologna, ha fatto centro finalmente nella prima parte. Non era mai accaduto nelle precedenti cinque gare: Florenzi, Benatia e Gervinho hanno chiuso il match in venticinque minuti. I giallorossi non piegavano il il Bologna all’Olimpico dal quattro anni. Si sono scatenati all’improvviso.
E non si sono nemmeno fermati sotto il diluvio, brutta sorpresa per i protagonisti al rientro in campo dopo l’intervallo. Gervinho, capocannoniere giallorosso con Florenzi e Ljajc (3 reti a testa), ha realizzato il gol più bello. Fuga in contropiede e destro terra-aria. L’ex portiere giallorosso Curci è ancora stordito dal missile potente e preciso dell’ivoriano. E prima della fine la magia di Ljajic, tanto per festeggiare alla grande il suo ventiduesimo compleanno. Lo show della capolista fa impazzire la gente. E Garcia che ormai esulta come un tifoso. Da tempo non si vedeva un entusiasmo del genere attorno alla Roma. E nemmeno tanti gol. L’ultimo 5 a 0 al Brescia, il 14 settembre 2003, con Capello in panchina. L’ultima goleada, 7 a 0 al Catania, il 19 novembre 2006, con Spalletti. L’ultima cinquina, 5 a 2 al Novara, il 1° aprile 2012, con Luis Enrique. Il 5 a 0 al Bologna vale di più. La capolista si comporta da grande e fa davvero sul serio.
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