Cena dei veleni a Frosinone, interrogato Ruberti: confermata la versione della lite per la politica e il calcio

Albino Ruberti
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Venerdì 11 Novembre 2022, 16:29 - Ultimo aggiornamento: 16:36

Cena dei veleni a  Frosinone, interrogato ieri in qualità di testimone Albino Ruberti, l'ex capo di Gabinetto del Comune di Roma costretto a dimettersi dopo la diffusione del video in cui minaccia di morte alcuni commensali. Il confronto con il sostituto procuratore Adolfo Coletta, titolare dell'indagine, è durato poco più di un'ora. Ruberti avrebbe in buona sostanza confermato quanto detto sin dal primo momento: c'erano delle tensioni pregresse per la questione delle candidature alle elezioni regionali, poi, complice un bicchiere di troppo, la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata una discussione sul derby Roma-Lazio.

Al ristorante "La Taverna", nel centro storico del capoluogo, oltre a Ruberti tra gli altri  c'erano la compagna Sara Battisti (consigliera regionale del Pd di nuovo in corsa per la Pisana), il presidente del Consorzio industriale Francesco De Angelis, il fratello di quest'ultimo, il broker assicurativo Vladimiro De Angelis e il sindaco di Giuliano di Roma, Adriano Lampazzi. «Se non mi chiede scusa in ginocchio entro cinque minuti gli sparo, lo ammazzo», gridava Ruberti quella sera, era lo scorso giugno e a Frosinone era in corso la campagna elettorale,  contro Vladimiro De Angelis il quale si era permesso di dire al potente funzionario dem: «Me te compro». 

Video

La diffusione del video avverrà solo due mesi dopo, ad agosto, alla vigilia della presentazione delle candidature per le elezioni politiche.

La Procura ha aperto un fascicolo, pur non ipotizzando alcun reato. Sono stati interrogati tutti i presenti, Ruberti è stato ascoltato per ultimo. Tutti hanno confermato che i toni si erano alzati quando si è cominciato a parlare di politica, poi una battuta sul calcio tra Ruberti e Lampazzi ha fatto da detonatore. Quando è scoppiata la lite, un residente del centro storico, attirato dalle urla in strada, ha impugnato lo smartphone e immortalato la sfuriata dell'allora capo di Gabinetto del sindaco Roberto Gualtieri. 

Nessun riscontro è stato trovato rispetto all'ipotesi che al centro della lite ci fosse interessi legati ad appalti. 

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Ora la Procura ha il quadro chiaro di quanto avvenuto e non è da escludere che l'indagine si possa chiudere con un'archiviazione. Nel frattempo tra i protagonisti della lite è scoppiata la pace, come dimostra la foto che ritrae Ruberti al fianco di De Angelis nell'evento svoltosi lunedì scorso per l'apertura della campagna elettorale per le regionali di Sara Battisti. 

Resta però da chiarire se dietro la circolazione del video vi siano state ricatti  per ottenere vantaggi economici o di altro tipo.

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