Sora - Ospedale SS. Trinità declassato, dopo il Polo oncologico
a rischio anche Cardiologia e Radioterapia

L'ospedale Santissima Trinità
di Roberta Pugliesi
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Mercoledì 28 Novembre 2018, 12:51
Depotenziamento del Polo oncologico e del Santissima Trinità: Cittadinanzattiva per la difesa dei diritti del malato di Frosinone chiama a raccolta tutte le associazioni del Sorano e della Valle di Comino per alzare il grido di protesta. Il coordinatore Francesco Notarcola chiede che venga organizzato un incontro per esaminare la situazione e per decidere le iniziative da mettere in atto per salvaguardare la salute dei malati. Come noto, dopo la mancata realizzazione del Dea di  1° livello, che avrebbe rappresentato per il polo oncologico una rampa di lancio, ora sembrano sempre più a rischio anche le unità operative complesse di Cardiologia e di Radioterapia, che potrebbero essere accorpate o trasformate in unità operative semplici o dipartimentali. Lo scorso anno, è stato redatto un nuovo atto aziendale e per l’ospedale di Sora è cambiato molto poco rispetto alle linee guida del precedente piano. Notarcola ripercorre i punti salienti dell’atto aziendale 2014- 2016 che giova ricordare per comprendere a pieno la necessità di un intervento urgente: "E’ imprescindibile porre in essere tutte le azioni di reclutamento delle figure professionali necessarie e di potenziamento dei servizi di supporto, tra le quali si segnala il reperimento di un chirurgo esperto in Chirurgia oncologica addominale; il potenziamento dell’Endoscopia digestiva; l’attivazione della Radiologia interventistica; l’implementazione di una “breast unit” che possa avvalersi dell’apporto di un chirurgo plastico; la creazione di una struttura di Anatomia patologica orientata all’oncologia; la previsione di un servizio di Psico-oncologia; il potenziamento della Radioterapia; la disponibilità di strutture di Medicina nucleare, Pneumologia, Endocrinologia, Cardio-oncologia e preparazione dei farmaci antiblastici". Cosa è stato fatto di tutto questo? Nulla. "Il chirurgo esperto in chirurgia oncologica addominale non c’è - lamenta il coordinatore -. Il servizio è assicurato, in modo saltuario dal primario chirurgo di Cassino. Quanto ci vuole a capire che è urgente e necessario un chirurgo a tempo pieno? L’endoscopia digestiva non è stata potenziata ma ridotta, mentre della radiologia interventistica nemmeno si parla; il chirurgo plastico viene da Roma saltuariamente e costa il triplo rispetto ad un’assunzione normale. Della struttura di anatomia patologica orientata all’oncologia non c’è traccia mentre il potenziamento della radioterapia è aldilà da venire. Si va avanti con macchine obsolete. Il servizio di psico - oncologia è occasionale perché è un servizio a progetto. Riguardo la disponibilità di strutture di medicina nucleare, pneumatologia, endocrinologia, cardio-oncologia è tutto rimasto sulla carta". Notarcola, quindi, rivolge un accorato appello al Governatore Zingaretti ed al sindaco Roberto De Donatis chiamando a raccolta anche gli altri sindaci del territorio e come detto le associazioni: "Facciamo sentire la nostra voce".
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