Segretario comunale a Cassino, l'addio polemico di Rita Riccio. «Ecco cosa è successo»

Segretario comunale a Cassino, l'addio polemico di Rita Riccio. «Ecco cosa è successo»
di Domenico Tortolano
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Sabato 12 Ottobre 2019, 16:02
Al Comune di Cassino a tiene banco il caso del segretario comunale. Mercoledì, in occasione del consiglio comunale, si insedierà  Rosanna Sanzone. Ieri la segretaria uscente, la dottoressa Rita Riccio, ha salutato i dipendenti e i consiglieri comunali. E in una nota, con qualche polemica, ha voluto dire la sua: «Si sente dire che il mio avvicendamento è dovuto ad una conflittualità con i due dirigenti. Vorrei che un solo consigliere o assessore denunciasse una discussione con queste persone da quando si sono insediate. Non ce ne sono state. Ciò che c'è stato invece durante la mia permanenza, nei confronti dei due dirigenti, sono dei richiami scritti, indirizzati anche al nucleo di valutazione per aver posto in essere dei comportamenti e degli atti assunti in modo alquanto liberi. Credo che il Segretario Generale di un Comune che è deputato alla sovrintendenza e al coordinamento delle attività dei dirigenti abbia il sacrosanto dovere in queste circostanze di intervenire per garantire la buona amministrazione».

E continua: «Sono i dirigenti che devono rapportarsi al Segretario Comunale, non certo il contrario. Se fosse vera una tale diceria non è mortificante per il ruolo da me rivestito bensì per il ruolo rivestito dalla politica».

E la frecciata: «Vorrebbe dire che il Comune di Cassino non è amministrato dai politici bensì dai dirigenti. Che l'azione politica è condizionata e che potrebbe arrivare addirittura a compromessi non garantendo l'interesse pubblico». E conclude: «Voi siete l'Organo di indirizzo e di controllo politico-amministrativo, mettete in opera tali poteri affinché l'interesse pubblico venga garantito sempre. Evitate l'insorgere di compromessi tra politica e gestione, perché là dove c'è compromesso l'interesse pubblico non viene mai garantito e lascia il posto al favoritismo e all'interesse privato».

 
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