Cassino, omicidio di via Pascoli, il perito: «Sandro Di Carlo era lucido al momento del fatto»

Accertata anche la capacità processuale

Cassino, omicidio di via Pascoli, il perito: «Sandro Di Carlo era lucido al momento del fatto»
di Vincenzo Caramadre
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Martedì 25 Luglio 2023, 07:27 - Ultimo aggiornamento: 07:51

Omicidio di via Pascoli a Cassino, Sandro Di Carlo era lucido e capace d'intendere e di volere al momento del fatto. E' stata discussa ieri, dinanzi al Gip del tribunale di Cassino, la perizia psichiatrica eseguita su Di Carlo, il 26enne accusato dell'omicidio di Yirel Peña Santana di origini domenicane, la 34 assassinata il 27 maggio scorso. Il professor Stefano Ferracuti ha riconosciuto la capacità d'intendere e di volere al momento del fatto che gli viene contestato e la capacità di stare in giudizio. A chiedere l'accertamento era stata la procura di Cassino, (il pm Alfredo Mattei), con un atto d'incidente probatorio. Un passaggio importante per le future determinazioni degli inquirenti, ma le indagini non sono ancora ultimate. Dopo il fermo del 26enne di Cassino e la convalida del Gip, ci sono stati altri sopralluoghi della squadra mobile per ricercare l'arma del delitto. Sono stati prelevati diversi oggetti che sono sotto la lente della polizia scientifica.

LA RICOSTRUZIONE

La 34enne di origini dominicane è stata assassinate con almeno sei coltellate tra l'addome e il volto: quella fatale, secondo l'autopsia, le è stata sferrata ad un polmone. Sandro Di Carlo, per gli inquirenti, è stata l'ultima persona che ha visto in vita la donna. Il giovane ha ammesso di essere stato nell'appartamento occupato dalla dominicana, ma di essere andato via quando lei era ancora viva. Per poi aggiungere: «Sono tornato dopo una decina di minuti ed ho trovato già in fin di vita la ragazza. Ho provato ad aiutarla, ho tentato di soccorrerla. Poi, preso dal panico, sono scappato». Per la procura la sua difesa non sarebbe credibile.
Ma c'è anche un altro aspetto ed è legato alle procedure per i funerali della vittima che ancora non sono stati celebrati. La famiglia, tramite l'avvocato Marco Rossini, ha definitivamente chiarito che la tumulazione ci sarà a Genova, dove vivono i familiari.
 

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